Domenico Fatigati morto nello stabilimento Fca di Pratola Serra: al lavoro di sera e subito dopo all'alba

Nuovo sopralluogo dei carabinieri nel punto in cui l'operaio è rimasto schiacciato

Il turno di Domenico: al lavoro di sera e subito dopo all'alba
Il turno di Domenico: al lavoro di sera e subito dopo all'alba
di Katiuscia Guarino
Sabato 24 Febbraio 2024, 09:33 - Ultimo agg. 13:00
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Sono cinque gli indagati per la morte di Domenico Fatigati, operaio 52enne di Acerra, avvenuta nella Fca Stellantis di Pratola Serra. Le informazioni di garanzia hanno raggiunto il direttore e il responsabile della sicurezza dello stabilimento di Stellantis, il titolare e il responsabile della Ms Automazione Srl (dalla quale dipendeva l'operaio) e il responsabile del reparto nel quale lavorava. Si tratta di atti dovuti per poter procedere agli accertamenti autoptici. E la stessa multinazionale è pronta ad aprire un'indagine interna, come richiesto dalle organizzazioni sindacali.

A Napoli si terrà un vertice lunedì prossimo tra dirigenza e rappresentanti dei lavoratori.

Sempre nella giornata di dopodomani, con molta probabilità, sarà conferito dalla Procura della Repubblica di Avellino, guidata dal procuratore Domenico Airoma (il pm titolare del fascicolo è Luigi Iglio) l'incarico al medico legale per svolgere l'autopsia sul corpo della vittima dell'incidente sul lavoro avvenuto l'altro ieri mattina. Due le ipotesi principalmente seguite dagli investigatori. Si cerca di capire se l'infortunio mortale sia stato determinato da un malfunzionamento del macchinario oppure da una distrazione rivelatasi fatale. Domenico Fatigati era un esperto tecnico manutentore. Lavorava presso lo stabilimento da trenta anni.

Conosceva molto bene quell'impianto industriale. I carabinieri del comando provinciale hanno eseguito un nuovo sopralluogo nella fabbrica di Pratola Serra. Hanno effettuato rilievi foto-planimetrici. Sono stati eseguiti ulteriori rilievi fotografici e misurazioni nell'area dove è avvenuto l'incidente (in quel reparto non vi sono telecamere di videosorveglianza). Sul luogo dell'incidente sono tornati anche i carabinieri del Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro) per approfondimenti concernenti il piano della sicurezza sui luoghi di lavoro, il contratto e la formazione dell'operaio. Non sarebbero state rilevate irregolarità. Verifiche specifiche verranno effettuate sul macchinario. E potranno dire tanto su ciò che è accaduto quella maledetta mattina, quando l'apparecchiatura si è bloccata. 

Domenico Fatigati conosceva bene quella macchina e operava da diverso tempo nel reparto basamento motore. Non era la prima volta che effettuava interventi di riparazione. Per poter intervenire su quel nastro trasportatore era necessario attivare tre blocchi di sicurezza, al fine di scongiurare rischi per l'operatore. Ma qualcosa è andato storto. Erano le 7.50 quando è avvenuta la tragedia. Secondo una prima ricostruzione, la macchina che trasporta il basamento motore si era bloccata. La vittima è intervenuta per risolvere il problema. A quel punto il macchinario è improvvisamente ripartito schiacciando l'operaio a livello del torace. Sul corpo del 52enne sarebbe stato riscontrato un ematoma anche al livello del bacino.

Ad accorgersi di quanto accaduto sono stati i colleghi del reparto, quando la linea di produzione si è bloccata ed è scattato l'alert. Quando si sono avvicinati al nastro trasportatore, si sono imbattuti nella terribile scena. Non hanno perso tempo e hanno soccorso il 52enne di Acerra. 

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Immediatamente è scattata anche la richiesta di soccorsi al personale sanitario interno e al 118. Nonostante la tempestività dell'intervento, Domenico Fatigati è deceduto poco dopo. Proprio mentre il personale dell'ambulanza stava per partire verso l'ospedale per una corsa disperata. Quello dell'altro ieri è il primo incidente mortale che si verifica presso la Fca Stellantis di Pratola Serra.

Lo stabilimento si contraddistingue per il rispetto delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. Promuove un'attività formativa costante, in linea con gli aggiornamenti dei protocolli.

Domenico Fatigati, quella tragica mattina, aveva iniziato il turno alle 6 dopo che la sera aveva finito di lavorare alle 22. Contro questa turnazione, alcuni operai hanno protestato: «Non consente un riposo adeguato, con conseguenze sulla qualità del lavoro e per tutti i rischi che può comportare. Lo diciamo da tempo. Questo si verifica soprattutto quando la produzione aumenta. Ora ci troviamo di fronte a questa tragedia».

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