Scatta il conto alla rovescia per l'inizio dei corsi universitari del Polo Avellino. Ad ottobre, a Palazzo di Città, inizierà il nuovo corso di laurea ad orientamento professionalizzante in Tecniche per l'edilizia e il territorio, uno dei tre attivati da Unisa nel capoluogo irpino per l'anno accademico 2023/24. Ad entrare nel dettaglio del corso è la professoressa Federica Ribera, presidente del consiglio didattico di Ingegneria civile dell'Università di Salerno.
Come si articolerà il nuovo corso in Tecniche per l'edilizia e il territorio?
«È un corso abilitante che permette di acquisire conoscenze e competenze di livello intermedio nei settori dell'edilizia e nel territorio, in particolare riguardo la progettazione, direzione e gestione delle opere edilizie, la certificazione energetica, la responsabilità del cantiere, la pianificazione del territorio, la topografia, le valutazioni immobiliari, gli espropri.
Sono previsti anche laboratori e tirocini?
«Il secondo anno del corso di studi è riservato principalmente ai laboratori applicativi, affrontati con rigore metodologico e con diretta applicazione a casi di studio reali. Poi l'orientamento professionale è completato al terzo anno grazie a 1200 ore di tirocinio presso qualificati studi professionali, aziende e imprese del settore delle costruzioni, grazie agli accordi stipulati con gli ordini professionali di Salerno e di Avellino, in ottica di cooperazione collegiale per pianificare un corso di laurea attento alle esigenze dell'attuale mercato del lavoro, del territorio di riferimento e delle nuove generazioni di studenti e professionisti».
Dai corsi usciranno specialisti sui temi del dissesto idrogeologico, in un momento in cui i cambiamenti climatici accentuano i fenomeni ?
«È estremamente importante. Lo scenario delle nuove pressioni che investono il mondo delle costruzioni e del territorio, dei cambiamenti climatici e del dissesto idrogeologico, data la crescente gravità degli effetti su scala globale, richiede figure specializzate che possano svolgere un ruolo cruciale in diverse aree tra cui: previsione e monitoraggio, pianificazione e gestione del territorio, opere e infrastrutture resilienti, sensibilizzazione e formazione, ricerca e sviluppo. La ricerca dei laboratori del Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Unisa continua nel solco dell'innovazione per affrontare le sfide emergenti e sviluppare soluzioni sostenibili a lungo termine».
Qual è l'investimento di Unisa ad Avellino?
«È un'occasione unica che l'Università e la città di Avellino hanno avuto la cura e la lungimiranza di coltivare per il bene di territorio, studenti, famiglie e imprese. Per Unisa si tratta di stringere un rapporto ancora più forte con Avellino, investendo in studio, ricerca e sviluppo con corsi di laurea altamente specializzati».
Ritiene che il palazzo comunale sia adatto ad ospitare attività didattiche?
«La sede è ottima per i nuovi corsi di studio, accoglierà nelle sue aule e nei laboratori numerosi giovani studenti che vorranno dedicarsi allo studio. Oltre le aule attrezzate ci saranno gli uffici di segreteria, gli uffici dei docenti, le aule studio e per lo svago. Sarà una bella comunità universitaria che crescerà di anno in anno».
Avellino è pronta, in termini di servizi come trasporti e alloggi, a candidarsi a diventare una vera e propria città universitaria?
«Certamente lo sarà. Questa è solo una piccola ma importante tappa che ha raggiunto la città di Avellino, e sarà da volano per altre importanti azioni volte a trasformare positivamente la trama cittadina in termini di strutture, infrastrutture e servizi. È solo l'inizio di un percorso in cui l'Ateneo salernitano crede e su cui investe».