Virus e afa, la doppia morsa
che attanaglia il «Moscati»

Virus e afa, la doppia morsa che attanaglia il «Moscati»
di Antonello Plati
Domenica 17 Luglio 2022, 11:58
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Il combinato disposto tra Omicron 5 e anticiclone africano rischia di mettere in ginocchio il pronto soccorso dell'Ospedale Moscati di Avellino.
Anche ieri il reparto di Emergenza è stato congestionato dai troppi codici registrati al triage. A metà mattinata, erano già una cinquantina i pazienti accettati (tra quelli in attesa di ricovero e quelli in coda per una prestazione specialistica), mentre la sala riservata ai casi sospetti e conclamati di Covid-19 non aveva nemmeno posto libero (sui 10 disponibili). Fino a tarda sera e poi anche di notte, il quadro non è migliorato. Nelle ultime 24-48 ore sono aumentate le diagnosi di positività in concomitanza con la recrudescenza pandemica che sta interessando la provincia di Avellino ormai da diverse settimane. Molti anche i pazienti che sono arrivati a Contrada Amoretta per curare altre patologie e hanno poi scoperto di aver contratto la malattia (un tampone antigenico è effettuato prima di accedere alla sale mediche). Di conseguenza, è cresciuto il numero dei ricoveri nelle aree covid della città ospedaliera (in questo momento, ci sono 24 pazienti, 2 dei quali in terapia intensiva).
Situazione simile, su questo fronte, all'ospedale Frangipane di Ariano Irpino dove, stando all'ultimo report diffuso dalla direzione sanitaria, sono ricoverate 13 persone positive, nessuna della quali, fortunatamente, in terapia intensiva.

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Altro fattore che incide sul sovraffollamento del pronto soccorso di Avellino è il caldo da record. Sempre nella giornata di ieri, sono state refertate decine di persone, in particolare anziani, con problemi cardiaci e difficoltà respiratorie pregresse le cui condizioni si sono aggravate da quando la colonnina del mercurio ha iniziato a superare i 30 gradi.

Sia l'aumento dei contagi sia l'arrivo dell'aria bollente dal Sahara erano stati ampiamente previsti. Tuttavia, il Moscati non si è mostrato preparato. In pronto soccorso non ha sortito nessuno effetto il piano di gestione del sovraffollamento approntato, in tutta fretta, la settimana scorsa (dopo le proteste delle parti sociali e dei dipendenti). Anzi, alcune scelte hanno alimentato tensioni ulteriori. I capi dipartimento, lunedì scorso, hanno scritto al manager Renato Pizzuti contestando uno dei provvedimenti assunti che prevede l'impiego in emergenza-urgenza di medici specialisti. Una soluzione difficile da far digerire ai colleghi, secondo i capi dipartimento, anche perché colmando una lacuna (quella in pronto soccorso) se ne potrebbero generare altre (all'interno dei reparti). Sulla questione, è intervenuta la segretaria generale della Funzione pubblica Cgil di Avellino, Licia Morsa, chiedendo un'inversione di rotta imminente alla direzione della città ospedaliera.

Le previsioni, sia meteorologiche sia epidemiologiche, non promettono nulla di buono per i prossimi giorni. Mentre il termometro sfiorerà i 40 gradi anche in Irpinia, Omicron 5 sembra non voler mollare la presa. Ieri su 2mila 536 tamponi somministrati in provincia di Avellino, sia antigenici sia molecolari, sono risultate positive al Covid-19 681 persone (con un tasso di positività del 27 per cento). Ancora una volta il capoluogo tocca quota 100 contagiati. Seguono: Atripalda con 25, Montoro con 28, Solofra con 22, Ariano Irpino con 20, Mercogliano con 17, Grottaminarda e Monteforte Irpino con 16, Cervinara con 14.

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