Avellino. Va in visita alla madre morente, prende 17 multe di seguito

Avellino. Va in visita alla madre morente, prende 17 multe di seguito
Venerdì 9 Gennaio 2015, 09:14 - Ultimo agg. 19:14
3 Minuti di Lettura
Quella Fiat Panda guidata da una sessantenne, Rita N. che ogni giorno alle 6 del mattino e alle 11 di sera ha violato la zona a traffico limitato vicino al Policlinico Umberto I di Roma, per due settimane filate, non ha fatto scattare il sospetto al vigile urbano che si occupa della vigilanza al varco (di persona o via telecamere) che qualcosa non andasse per il verso giusto.



Quella violazione è stata annotata pedissequamente giorno dopo giorno e alla fine ala proprietaria della Panda (una sessantaduenne originaria di Avellino da anni residnete nella Capitale) sono arrivate 17 contravvenzioni una in fila all’altra.



Non conta che la donna andasse dalla madre, la signora Nicolina quasi novantenne,ricoverata in ospedale passando nella Ztl della Nomentana.Non conta che l’anziana madre era alla fine dei suoi giorni e probabilmente la donna al volante non fosse proprio lucida. Il fatto è documentato dalle telecamere della Ztl e tanto basta Il bolso vigile di quel corpo di polizia che nella Capitale brilla per le assenze a Capodanno, si è limitato a firmare i verbali.



La donna così si becca quasi ogni giorno una contravvenzione: in totale 17 verbali. Inesorabili i vigili romani. La telecamera filma la violazione e il pizzardone annota a verbale, ogni giorno all’alba e al tramonto.Ha circolato in via Nomentana, in una zona a traffico limitato per venti giorni: è vero; lo ha fatto dal 31 agosto al 22 settembre, lei non lo nega e per tale motivo per 17 volte è stata multa dai vigili di Roma. In alcuni casi i verbali le sono stati contestati anche per due volte nella stessa giornata.



Le multe sono state recapitate all’indirizzo della signora originaria della provincia di Avellino ma da anni residente a Roma. La raffica di cartoline verdi del corpo di polizia municipale della Capitale, attualmente sotto accusa per le assenze record per malattia a Capodanno, sicuramente legittime, ammontavano ognuna a 93 euro per un i 1595 euro complessivi.



Quelle multe sono il segno di una pervicace volontà di violare la legge o di un’altrettanta pervicace volontà di non verificare un bel nulla di quel che sta accadendo per strada?



Era così difficile scuotere quella donna dal torpore indotto dal dolore e gentilmente chiederle di non passare più di lì? La donna si è rivolta al giudice di Pace e ad un’associazione di utenti della strada e otterrà di pagare con lo ”sconto legale” la violazione più grave e aumentata (al massimo) sino al triplo. La legge dice che si commina un’unica sanzione per più multe relative a motivi identici e comminate a breve distanza (lo sapeva il pizzardone prima di far spendere all’amministrazione centinaia di euro in francobolli per raccomandate?).



A raccontare la vicenda è Andrea Pallante dell’associazione Agitalia. «I pizzardoni romani non sono mai assenteisti quando dovrebbero esserlo - dice Pallante - e la signora avellinese è stata beccata regolarmente mentre quotidianamente andava a trovare la madre agonizzante all’Umberto I».



Da donna dal 31 agosto del 2014 al 22 settembre nel suo pellegrinaggio al capezzale della madre aveva ben altro a cui pensare e non s’è mai accorta delle telecamere e dei segnali.



Nel ricorso della signora Rita N. è stato necessario ripercorrere il calvario della madre per dimostrare che «tutti i verbali sono stati elevati proprio durante il periodo di tempo nel quale si recava a far visita alla madre, degente terminale». Una domanda gentile al varco Ztl avrebbe evitato alla signora Rita di giustificare con la morte di un congiunto la richiesta di pagare una e non 17 multe.