Vivaldi Ep, le quattro stagioni rivisitate dal duo Panakeia

Vivaldi Ep, le quattro stagioni rivisitate dal duo Panakeia
di Stefania Marotti
Mercoledì 17 Aprile 2024, 08:38
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Dentista con la passione della musica. Vittorio Pensa, giovane odontoiatra avellinese, con l'amico d'infanzia Ciro D'Agostino, ha inciso una compilation contemporanea, Vivaldi 4 Stagioni.
Un ascolto ricco di emozioni e molto suggestivo, con i brani "Lo stesso lunedì (Autunno)", "Vita (Estate)", "Algoritmo (Inverno)" e "Bellingham (Primavera)".

Il duo irpino, denominato Panakeia, che ha già edito, lo scorso anno, Generation, si distingue nel panorama musicale italiano per l'obiettivo di esprimere una riflessione, attraverso le canzoni, il proprio modo di essere, come testimonia la rivisitazione delle celebri 4 Stagioni vivaldiane.

Il lavoro offre al pubblico l'occasione di soffermarsi sulla metafora dell'opera del Prete Rosso, riproposta con il linguaggio dell'esistenzialismo contemporaneo, essendo l'alternarsi delle stagioni una metafora della vita, dalla nascita alla morte. La musica è un linguaggio universale, che parla alla mente ed ai cuori, consentendo un approccio in grado di liberare le energie emotive, per lasciarsi andare con la dolcezza delle note e la forza evocativa delle parole, placando l'inquietudine.

Due liberi professionisti che scelgono la musica per parlare di sentimenti nella massima libertà, esprimendo il loro modo di essere in un'arte che conquista persone di tutte le generazioni. I venti di guerra, la crisi economica, l'aumento della povertà, le carenti opportunità occupazionali sono il campanello d'allarme della deriva sociale a cui stiamo assistendo.

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Il lavoro del duo Panakeia mira ad una riscoperta della fratellanza, attraverso l'eternità della musica, in un periodo in cui la solidarietà si rende sempre più necessaria per risollevare le sorti di chi è meno fortunato. La musica, per Pensa e D'Agostino, è una passione coltivata da sempre, una dimensione in cui riscoprire il valore dell'arte nella vita quotidiana, che può essere condiviso, aprendo il varco ad un confronto in grado di riaccendere la speranza di un mondo di eguali, senza popoli in conflitto, senza fame, senza pregiudizio nei confronti del diverso. Queste considerazioni spiegano la scelta di una composizione contemporanea che, pur ispirandosi all'opera vivaldiana, si arricchisce di sonorità diverse, per essere attuale, coinvolgendo le nuove generazioni nella riscoperta dei classici non solo della musica, ma anche della letteratura, della pittura.

L'arte, infatti, parla degli uomini e delle donne di tutte le epoche, della loro interiorità, in un terzo millennio che ha perso l'abitudine di indagare le proprie pulsioni emotive, per la smania di omologarsi agli standard del consumismo, allo scopo di non essere esclusi dalla massa. L'atmosfera evocata dall'ascolto è poetica. Vittorio Pensa e Ciro D'Agostino si proiettano in un mondo ideale, in cui a prevalere è la forza dell'amore, che dovrebbe guidare le scelte di ogni giorno. Il Duo Panakeia si racconta, comunicando le loro esperienze interiori per provocare nell'ascoltatore il desiderio di ascoltare il proprio cuore. L'esperienza artistica del Duo Panakeia dimostra che scienza ed arte sono compatibili, con il rigore scientifico che si concilia con l'estro creativo, costituendo il percorso con cui recuperare la propria sfera emotiva. La compilation insegna a non perdere mai di vista la propria interiorità, travolta dai ritmi veloci della società globale. Con la musica si vince la solitudine, si impara a riconoscere nei sentimenti il minimo comune denominatore di una condizione umana fatta di sofferenza, ma anche di speranza in una vita migliore.

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