Ztl anche dopo l'estate,
i residenti si infuriano

Ztl anche dopo l'estate, i residenti si infuriano
di Flavio Coppola
Mercoledì 3 Agosto 2022, 08:53 - Ultimo agg. 14:10
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Ztl anche oltre l'estate. È il progetto che, dice il sindaco Gianluca Festa, «l'amministrazione sta valutando in considerazione del grande successo della pedonalizzazione del centro storico». Per la fascia tricolore «è stato un esperimento importante e ne valutiamo il prosieguo». La dichiarazione ufficiale è resa, dunque, in politichese. Ma, da quanto si apprende, è da tempo intenzione dell'amministrazione immaginare una chiusura al traffico del cuore antico, almeno nella versione serale, tutto l'anno. Il minimo, nei progetti di Palazzo di Città e nella strategia a cui lavora in particolare la vicesindaco con delega al Commercio, Laura Nargi, è tenere chiuso il centro storico tutti i fine settimana, dopo l'estate, e tutti i giorni, nel periodo natalizio. Del resto, l'attuale dispositivo, che durerà fino al 30 settembre, entrerà ufficialmente in funzione il 24 agosto, quando i varchi elettronici cominceranno pure a fare contravvenzioni. 

Ma se l'amministrazione punta forte sulla chiusura, ed annuncia nuovi eventi ed altri lavori a Corso Umberto, ieri, i residenti contrari, che si sono affidati all'avvocato Rita Cesta, hanno scritto una nuova missiva al Prefetto, ponendo formalmente la questione di «sicurezza ed ordine pubblico».

Anche perché ora ripartono le serate con la musica dal vivo sospese per il mese di luglio dopo le polemiche legate alle mancate autorizzazioni. 

Festa, forte dei numeri della movida e delle nuove aperture di locali di somministrazione, tira dritto: «I segnali confermano l'ottima programmazione svolta e la grande estate in corso. La città si è fatta trovare pronta per la ripartenza, anche economica». Ora il sindaco annuncia più servizi, anche se la «Zona 30» prevista nel progetto iniziale è sparita dai radar e il tunnel è ancora chiuso. «È in affidamento una gara per 1 milione di euro per il rifacimento del manto stradale a Corso Umberto - riferisce - Fino all'incrocio con via Circumvallazione. Nella zona nei pressi di Casina del Principe, invece, abbiamo previsto la riqualificazione con i sampietrini. A Corso Umberto, faremo anche nuovi marciapiedi, arredo urbano e qualche innovazione tecnologica». Nel medio periodo, il sindaco vede alla portata il completamento di Piazza Castello. «La chiusura dei cantieri e la partenza della Metro leggera - continua - saranno importanti per i servizi e la ciliegina sulla torta sarà la Dogana, che consegneremo per la fine della consiliatura». 

Quanto alla ripartenza degli eventi musicali del mercoledì al centro storico, liquida così le istanze dell'opposizione e dei residenti rispetto alle autorizzazioni del caso ed alla sicurezza: «Polemiche a cui anche la gente si è abituata». Ma la prima edizione degli eventi del mercoledì, sotto il nome di «Cuore di Avellino», aveva creato una duplice condizione: da una parte, l'apprezzamento dei giovani, accorsi a migliaia per le strade del centro storico; dall'altra, l'esasperazione proprio dei residenti. Sulla questione generale, la Prefettura aveva risposto ad un primo esposto dell'avvocato Cesta, invitando l'amministrazione comunale a «contemperare le esigenze d tutti». «Rispetto a tutto questo scrive oggi l'avvocato la risposta dell'amministrazione è stata la reitera delle iniziative, con ulteriori programmazioni. L'effetto trainante della pedonalizzazione - ricorda - risulta essere stata la movida, nonostante la stessa amministrazione l'abbia dichiarata incontrollabile, e che si manifesta dalle 23 fino a 3 di notte». Cesta evidenzia quindi che «nessun confronto risulta programmato, né tantomeno nessuna precauzione risulta prevista per rendere vivibile per i residenti le zone indicate nell'esposto». E quindi compulsa con decisione anche il Prefetto, il cui intervento era sembrato troppo blando: «Risulta evidente scrive l'avvocato - che l'amministrazione non può essere l'interlocutore, visto che i residenti sono stati completamente inascoltati. Mediatore dovrà essere necessariamente l'organo istituzionale preposto all'ordine pubblico e che è presidio dello Stato sul territorio». Nel rinnovare l'istanza per un vero «tavolo di confronto», i residenti sollecitano quindi «un intervento decisivo del prefetto, che non può sostanziarsi ecco la stoccata in un invito a contemperare le esigenze delle parti in causa senza diventare elemento fattivo del confronto».

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