Accademia, Unisannio e Capossela: concerto previzievole e volante

Il 15 marzo alle 19 presso l'auditorium Sant'Agostino di Benevento si terrà il concerto

Accademia, Unisannio e Capossela: concerto previzievole e volante
Accademia, Unisannio e Capossela: concerto previzievole e volante
di Lella Preziosi
Martedì 27 Febbraio 2024, 10:21
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Il 15 marzo alle 19 presso l'auditorium Sant'Agostino di Benevento si terrà il concerto di Vinicio Capossela. L'evento «Tra Maleventum e Beneventum. Concerto previzievole e volante» rientra negli appuntamenti culturali della stagione artistica organizzata dall'Accademia di Santa Sofia, con la direzione artistica Marcella Parziale e la consulenza scientifica di Aglaia McClintock. Sul palco la voce, il pianoforte e la chitarra di Vinicio Capossela che sarà accompagnato dal violino di Raffaele Tiseo.

Una serata unica e tutta da scoprire in un susseguirsi di emozioni che solo la voce e la musica di questo eclettico artista possono donare. Straordinario poter viaggiare nell'universo parallelo di Capossela, dove il mondo si spoglia e si ritrova in una realtà urgente da cambiare. Come scrive il cantautore, reduce dal successo del suo ultimo tour in tutta Italia «Con i tasti che ci abbiamo.

Tredici canzoni urgenti in teatro »: «I tasti del pianoforte, smontati, sembrano spazzolini da denti per elefanti, o metri di legno da muratore. Privati del loro compito, e del complesso dello strumento per il quale sono costruiti, diventano lunghe dita inarticolate, smaltate in punta, a volte di bianco a volte di nero. Schegge di qualcosa che si è rotto, di un mondo fatto a pezzi come da un congegno che ti è esploso tra le mani. Con i tasti che ci abbiamo, ci siamo fatti infilzare senza che nessuna beatitudine ne sia venuta. Ma sono venute tredici canzoni, fastidiose e urgenti. Sono canzoni che non si sottraggono al tempo e che parlano da sé: affrontano i temi del pericolo e della grazia, che viviamo in dimensione collettiva, messi sul piatto e serviti con tasti rotti come posate.

Pezzi di legno e smalto che a volte feriscono a volte carezzano, a volte grattano la schiena. Possono essere schegge, coltelli o amuleti, ma è comunque tutto quello che abbiamo per affrontare i mostri fuori e dentro di noi. Affrontarli insieme è meglio che affrontarli da soli.

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Con i tasti che ci abbiamo suoneremo e parleremo e canteremo nel riparo dei teatri. Il cuore urgente (per citare il telegrafista di Jannacci) non ha bisogno di maschere, scenografie e infingimenti, è un cuore messo a nudo, una radiografia a torace aperto. Soltanto riconoscendo la nostra finitezza possiamo costruire sui nostri limiti delle possibilità. Ed è quello che cercheremo di fare nei teatri, declinando il concetto dell'urgenza nell'essenzialità della musica, con una formazione di musicisti e musiciste aperta ad accogliere, di città in città, l'ospite e con un repertorio a scaletta libera incentrato sul perno di queste tredici canzoni, in una specie di mensa all you can eat a cui mangeremo tutti. Impeggiamo per immegliarci e tutto sarà stato un regalo». L'artista incontrerà gli studenti dell'Università del Sannio e del Conservatorio «Nicola Sala» nella stessa giornata, alle 12, sempre presso il complesso monumentale di Sant'Agostino e la sua presenza sarà sicuramente un regalo. Per info www.accademiadisantasofia.it.
 

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