Ambulanza bloccata in centro il comitato civico accusa L'assessore: «Tutte falsità»

I tavolini e le sedie dei locali della movida hanno impedito al mezzo di soccorso di transitare

Ambulanza bloccata in centro il comitato civico accusa L'assessore: «Tutte falsità»
Ambulanza bloccata in centro il comitato civico accusa L'assessore: «Tutte falsità»
di Marianna D'Alessio
Lunedì 4 Settembre 2023, 10:16 - Ultimo agg. 11:40
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Fine settimana di movida e di inconvenienti nelle vie del centro storico. A denunciare un evento che avrebbe causato dei disagi a un residente per il quale era stato richiesto il soccorso d'emergenza, il presidente del comitato di quartiere Luigi Marino che racconta l'episodio verificatosi venerdì sera: «L'ambulanza - scrive Marino - non ha potuto raggiungere un nostro concittadino, abitante presso piazzetta Verdi, bisognoso di urgenti cure. I tavolini e le sedie, infatti, hanno impedito al mezzo di soccorso di transitare. Abbiamo denunciato questo stato di fatto in mille note. Non è possibile che i titolari di locali atti alla mescita o alla ristorazione occupino i vicoli rendendoli non transitabili. A rischio è l'incolumità dei cittadini». Un episodio smentito categoricamente dall'assessore alle attività produttive Luigi Ambrosone.

Marino sostiene che «il malcapitato ha dovuto subire un intervento d'urgenza a causa di un grave danno alla milza, dovuto ad un incidente avuto il giorno prima.

Pretendiamo che sia chiarito agli esercenti che i vicoli devono rimanere transitabili». A chiarire alcuni dettagli sulla viabilità dell'area è il vice comandante del Corpo di Polizia municipale Emilio Belmonte: «È importante chiarire - rileva Belmonte - che l'unico mezzo di soccorso che potrebbe transitare in quella zona per arrivare fino a piazzetta Verdi è un'auto medica, quindi una fiat panda.

Un'autoambulanza non può transitare per quei vicoli, proprio perché si tratta di aree ristrette. Tecnicamente si deve fermare in via Verdi o a piazzetta Vari e poi il personale del soccorso deve proseguire a piedi. Ma a prescindere da questa circostanza, nella giornata di oggi verificheremo se sussistono nella zona indicata locali che abbiano chiesto l'autorizzazione per poter allestire tavolini esterni e nel caso ci fossero, provvederemo a fare una segnalazione alla Suap per chiederne la revoca».

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Il procedimento infatti prevede che ogni attività produttiva interessata a occupare il suolo pubblico debba prima farne richiesta al Suap, lo sportello unico telematico attraverso cui vengono gestite tutte le vicende amministrative riguardanti le attività. Tuttavia, al di là di tutti i tecnicismi che regolano la viabilità del centro storico, è evidente che risulta sempre più difficile trovare un equilibrio tra la salvaguardia delle vie di fuga e la movida cittadina. Dal canto proprio, il comitato del centro storico attraverso il presidente chiede innanzitutto «al Comune, ai sensi della normativa sull'accesso agli atti e della Foia (Legge sulla libertà di informazione ndr), di rispondere a dei semplici quesiti: le concessioni di suolo pubblico prevedono l'invasione della strada/vicolo? Con le concessioni di suolo pubblico si autorizza l'esercente a "bloccare" un vicolo, uno stretto o una piazza? Vogliamo risposte. Ancora, perché non si controllano le concessioni? Perché non si agisce affinché i vicoli siano sempre transitabili? Perché non si attivano I varchi?».

Nella stessa missiva, il presidente del comitato lancia un appello anche alla prefettura: «A sua Eccellenza il Prefetto - scrive - che attraverso le scelte di prudenza operate dal questore (atti ed azioni che abbiamo apprezzato ritenendole corrette e giustificate dalla necessaria protezione dei consociati) ha già dato dimostrazione di sensibilità verso le nostre criticità, chiediamo di voler accertare se ed in che misura le concessioni di occupazione di suolo pubblico possano essere state rilasciate».

L'assessore Ambrosone replica: «Siamo allibiti dall'assenza di onestà intellettuale e dalla deriva strumentale e condita di falsità raggiunti in questo caso dallo pseudo-comitato di quartiere centro storico che stavolta ha davvero passato il segno». «Eravamo abituati a leggere polemiche strumentali sui più disparati argomenti, dettate probabilmente da una smaccata, evidente ostilità politica nei confronti dell'amministrazione, tuttavia, questa volta, riteniamo che si sia andati abbondantemente oltre. Speculare addirittura sulla salute dei cittadini e sulle forme di accessibilità del soccorso sanitario è inaccettabile: è stato distorto un caso di soccorso in ambulanza nei vicoli del centro storico, offrendo una ricostruzione, da informazioni assunte', non corrispondente al vero. È grave che siano addebitate pubblicamente al Comune responsabilità tanto pesanti, che non ha. Nessun tavolo, né nessuna sedia, né altro arredo commerciale hanno ostruito il soccorso che è stato effettuato nelle forme che il personale sanitario ha ritenuto più opportune. Chiamare in causa responsabilità dell'amministrazione è francamente troppo. Questa condotta che ha stancato tanti cittadini non è più tollerabile. Il Comune procederà in ogni sede giudiziaria per tutelare la propria immagine e la correttezza del proprio operato contro queste ignobili mistificazioni ed accuse diffamatorie e calunniose», conclude Ambrosone.
 

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