Benevento ancora leader in Campania per presenze ai seggi e meglio della media nazionale (33,335), ma in netto calo rispetto al passato. La prima giornata di voto per il ballottaggio tra Clemente Mastella e Luigi Diego Perifano si chiude con la conferma di un trend già palesatosi 15 giorni fa. Alle urne il 43,58%, pari a 21.933 elettori dei 50.328 aventi diritto totali. Nella giornata inaugurale del primo turno i votanti erano stati il 54,46%. Nemmeno una consultazione storicamente molto sentita come il rinnovo del Consiglio comunale riesce dunque a mobilitare folle oceaniche. Fin dal primo riscontro fissato alle 12 si è colta la risposta tiepida dei beneventani al richiamo delle urne. Un dato in linea del resto con quello manifestatosi in ambito nazionale e regionale, dove la media dei partecipanti è stata persino più bassa di quella avutasi nel capoluogo sannita. Alle 12 soltanto 5.234 beneventani avevano raggiunto uno dei 72 seggi cittadini, ovvero il 10,4%. Una quota inferiore anche a quella registrata il 3 ottobre in occasione della giornata iniziale del primo turno, quando l'affluenza alle 12 aveva sfiorato il 14 per cento. Segno evidente, da un lato, del minore appeal tradizionalmente esercitato dai ballottaggi. Dall'altro, indizio di una crescente disaffezione del corpo elettorale alla partecipazione democratica che non risparmia alcun contesto geografico. Alle 12 la media nazionale si fermava al 9,73%, quella campana al 10,05%. La città sannita peraltro si è disimpegnata meglio nel raffronto più analogo, quello con Caserta, unico capoluogo di provincia campano chiamato al bis insieme a Benevento: alle 12 in Terra di lavoro aveva votato solo il 9,32%.
La forbice si è poi allargata in corrispondenza del secondo test di giornata.
Quindici giorni fa il dato conclusivo dell'affluenza in città si fermò al 73,14% che, pur rappresentando il primato tra i quattro capoluoghi campani impegnati (al primo turno erano coinvolti anche Napoli e Salerno), non bastò a pareggiare il 78,53% del 2016 in unica giornata di voto. Il raffronto con la consultazione di cinque anni fa permette inoltre di misurare la consistente quota di decremento tra primo e secondo turno. Alle amministrative del 5 giugno 2016 si recarono ai seggi 40.447 beneventani sui 51.504 aventi diritto. Due settimane più tardi, il ballottaggio tra Raffaele Del Vecchio e Clemente Mastella fu deciso dai 30.225 votanti che ritennero di dare la propria preferenza. Un autentico crollo pari a ben 20 punti percentuali: dal 78,53% del primo turno al 58,68 del ballottaggio. Se l'andamento della odierna consultazione ricalcherà quello del precedente, si può prevedere una affluenza finale di poco superiore al 50%. Ovvero, il nome del sindaco sarà scritto dalla metà dei beneventani. Appare lontanissimo quel 2001, ultimo ballottaggio prima della doppia elezione diretta di Fausto Pepe, che vide Sandro D'Alessandro imporsi di un soffio su Pasquale Grimaldi con il 75 per cento (38.700 votanti).