«Dinner in the sky», debutta ad alta quota
tra veleni e polemiche a Benevento

«Dinner in the sky», debutta ad alta quota tra veleni e polemiche a Benevento
di Antonio Martone
Venerdì 9 Luglio 2021, 09:40 - Ultimo agg. 13:29
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Il debutto in città di «Dinner in the sky», l'inedito ristorante dove si mangia sospesi in alto sorretti da una gru accolto con curiosità e dal «tutto esaurito» ha registrato la presa di posizione di Rete Campus. Dibattito anche sui social, dove, però, i commenti, per la stragrande maggioranza, sono positivi. «La crisi di astinenza da luna park e ruote panoramiche - è scritto nella nota - è durata davvero poco per il Comune. Arriva subito la ristorazione volante. Dinner in the sky, eccola la trovata in cui si decide di piazzare nel cuore del centro storico una gru per innalzare il ristorante-piattaforma per clienti in cerca di menu emozionanti da gustare in cielo e a un costo tra i 59 e i 159 euro. Cenare sospesi accanto al monumento dei Caduti. Non esattamente una bella idea.

 

E a pochi metri dalla Rocca dei Rettori.

Combinazione perfetta per la candidatura a città d'arte. E tutto questo con la tolleranza-disattenzione della Soprintendenza. Ma con l'entusiasmo alle stelle dell'assessore al commercio Martignetti per avere ottenuto la sede di tappa della rassegna gastronomica. Lo stesso assessore che, a proposito di gusto, qualche giorno fa replicava con puntualità alla nota di Campus sul progetto di illuminazione (anch'esso in versione luna park) previsto per piazza Roma». L'assessore chiamato in causa ha rinviato a fine manifestazione (si parte oggi per finire domenica sera) la replica limitandosi a chiarire che «Dinner in the Sky» non rientra nell'ambito della rassegna «Gusto Italia in tour» ma è l'iniziativa di un imprenditore locale che aveva tutte le autorizzazioni con il Comune che ha dato il patrocinio. «Per la cronaca: mentre si installava la giostra è ancora scritto nel comunicato di Campus - dei menu e dei prodotti tipici in elevazione, a pochi metri di distanza una delegazione di contadini della Coldiretti dimostrava dinanzi alla Prefettura per chiedere interventi a salvaguardia dei loro terreni dagli assalti dei cinghiali. Il bello e il produttivo sembrano essere categorie opinabili e al centro di continue incursioni dalle quali nessuno sembra poterci salvare».

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Immediata la risposta dell'ufficio stampa dell'evento «Dinner in the sky Benevento». «Mentre la nostra macchina organizzativa è in moto 24 ore al giorno per realizzare minuziosamente un progetto unico per Benevento e il Sannio - è scritto in una nota - arriva a gamba tesa l'ennesima dimostrazione di affetto da parte dei cosiddetti illuminati, la lista di 100 uomini e donne, che hanno veramente a cuore le sorti della città. Il classico bigottismo da frontiera che si esibisce liberamente su palcoscenici opinabili, la mortificazione di un lessico obsoleto e carico di rabbia. Utilizzare poi il nostro evento per attacchi di matrice politica è fuorviante. Siamo abituati a parlare con statistiche e numeri. L'idea di Antonio Caruso è stata quella di evidenziare un punto nevralgico della città, valorizzandone l'insieme storico e monumentale, legandolo all'innovazione culinaria ad alta quota. Si tratta di un evento privato con idee proprie circa contenuti e logistica». Poi la stoccata: «Riprendendo le quattro righe distorte ci siamo fermati a soli tre giorni. Visto il soldout e l'arrivo di tante persone che visiteranno Benevento per la prima volta, in quanto una grossa percentuale dei biglietti venduti ci rimanda fuori provincia e in molti casi fuori regione. Ecco che un evento privato porta benessere alla città. 

 

Sappiamo che l'innovazione spaventa. Molte altre volte crea una sorta di rabbia devastante. Ci abbiamo messo faccia e investimenti, cercando di valorizzare monumenti e paesaggi. Cerchiamo di amare questa città ogni giorno, attraverso le nostre attività e le nostre numerose iniziative e prodotti legati al territorio. C'eravamo, ci siamo e ci saremo per tutti i figli di questa città, come dimostra l'iniziativa di domenica riservando una colazione di beneficenza alla Comunità di Sant'Egidio di Benevento. Noi continueremo a lavorare, in silenzio. Continueremo a valorizzare ogni singolo aspetto di questa nostra meravigliosa terra. Con fatti e investimenti che leghino innovazione e tradizione. Chissà se un evento internazionale come Dinner in the Sky abbia ricevuto la stessa accoglienza negli oltre 70 Paesi in cui è stato realizzato. Una risposta, non crediamo sia difficile trovarla».
 

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