Benevento, riflettori sul rapporto aree interne della Campania alla Camera dei Deputati

Cammarano: "Lungo e importante percorso"

Una veduta di Benevento
Una veduta di Benevento
Lunedì 4 Dicembre 2023, 19:51
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Presentato nella sala stampa della Camera dei Deputati il Rapporto aree interne Campania, realizzato dal Centro studi Confindustria Campania - Piccola Industria e dalla commissione speciale Aree interne del Consiglio regionale. Sviluppato in collaborazione con l'Unisannio, l'Università degli Studi di Salerno e l'Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli», i contributi sono emersi durante le audizioni tenutesi a Benevento, Avellino, Salerno e Caserta. «Questa mattina - spiega il presidente della commissione regionale Aree interne Michele Cammarano a margine della presentazione del Rapporto  - abbiamo tirato le somme di un lungo e importante percorso intrapreso con il Comitato Piccola Industria di Confindustria Campania, nella persona del presidente Pasquale Lampugnale. Nel corso delle audizioni abbiamo analizzato il quadro sociale, economico e infrastrutturale dei territori, individuato le principali criticità e programmato gli interventi da portare avanti. Dagli incontri sono emersi fabbisogni raggruppati in diverse aree d'intervento. La nuova strategia delle aree interne dovrebbe mettere al centro una significativa politica di attrazione degli investimenti e prevedere la realizzazione di nuove infrastrutture viarie e ferroviarie utili a migliorare la mobilità interna del territorio. È necessario valutare una fiscalità di vantaggio premiale per le Zes delle aree interne, articolata in una premialità specifica e in un meccanismo di sgravi contributivi per le imprese che assumono».

Dalle audizioni, ricorda Cammarano, è emersa la necessità di effettuare una sburocratizzazione generale e una semplificazione dei bandi rivolti sia agli enti locali che alle piccole e medie imprese situate nelle aree interne. «Bisogna investire - continua lo stesso Cammarano - nel rifacimento ed efficientamento sia della rete idrica che di quella fognaria, soprattutto nelle province di Benevento e Avellino e nella produzione di energie da fonti rinnovabili, abbandonando il vecchio modello di tipo estrattivo, dove la ricchezza va nelle mani di pochi e i territori vengono solo depredati.

La Regione dovrebbe legiferare in materia di riordino istituzionale e spingere i piccoli comuni con meno di 5mila abitanti ad aggregarsi in modo da migliorare i servizi offerti e di prevederne dei nuovi. Puntare su una strategia basata sul policentrismo potrebbe inoltre decongestionare le aree urbane, spostando nelle aree interne alcuni servizi regionali. Infine, la creazione di un centro di ricerca per lo sviluppo delle aree interne per coordinare, in modo continuo e costante, gli interventi settoriali, di contesto, di ricerca, di formazione e di innovazione sociale da effettuare sul territorio». A suo avviso si tratta di «azioni da realizzare attraverso la convergenza di tutti i livelli di governo, consapevoli che una strategia di sviluppo economico per le aree interne nasce dall'intersezione della prospettiva nazionale con quella locale, quest'ultima capace di cogliere la varietà e complessità della società e del capitale territoriale che le caratterizza».

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