Benevento: smog, stop alle auto
ma i controlli sono un flop

Benevento: smog, stop alle auto ma i controlli sono un flop
di Paolo Bocchino
Lunedì 23 Settembre 2019, 09:09
3 Minuti di Lettura
Buone pratiche e cattive abitudini. Il rapporto dell'uomo con l'ecosistema è ancora problematico e l'attenzione mondiale sul tema che si è accesa lo conferma. Il cammino appare ancora lungo e la consapevolezza diffusa assai acerba. Dalla mattinata beneventana di ieri una fotografia emblematica: mentre per la città si muoveva fiera e numerosa la carovana della «Benevento bike», iniziativa della Università Giustino Fortunato per la sensibilizzazione alla mobilità sostenibile, al rione Libertà le auto sfrecciavano ai lati delle barriere posizionate a indicare la chiusura al traffico anti smog. Divieti rimasti sulla carta a causa certamente del carente senso civico dei trasgressori ma anche per la scarsità dei controlli operati ai varchi.

 

La Polizia municipale era chiamata in contemporanea a tutelare i circa 150 partecipanti alla passeggiata in bici che ha attraversato l'intera città rendendo prioritario il presidio dei possibili punti a rischio. Il Corpo peraltro veniva da un intenso sabato ad alto tasso di impegno con match del Benevento, «Notte delle Streghe» e movida. L'effetto coperta corta ha reso così di fatto inattuati i divieti legati alla giornata di stop al traffico al rione Libertà varata dal Comune nell'ambito del calendario di chiusure programmate promosso dall'assessorato Ambiente.
LE ASSOCIAZIONI
E contrastanti appaiono anche le posizioni delle associazioni ecologiste in merito al giudizio sulle politiche ambientali adottate in città. «Ogni iniziativa finalizzata al rispetto dell'ecosistema è benvenuta - esordisce il presidente provinciale di Legambiente Antonio Basile - lo stop domenicale al traffico veicolare non ha un particolare valore intrinseco in quanto è evidente che non si può immaginare di risolvere in un giorno i problemi legati all'inquinamento. Purtroppo le polveri Pm 10 e Pm 2,5 e l'ozono fanno registrare spesso valori elevati in città e dunque si tratta di una criticità strutturale. Per invertire la rotta però non bastano i palliativi. È giunto il momento che i cittadini prendano diretta consapevolezza della gravità del problema e comincino a lasciare in garage i mezzi a motore inquinante quanto possono. Benevento non è così grande e la maggior parte dei nostri spostamenti è praticabile a piedi o in bici, salvo chiaramente i casi di impedimento oggettivo. Non attendiamoci sempre dalle istituzioni i provvedimenti necessari. Siamo attori protagonisti di un cambio di mentalità, unica arma concreta per incidere sul fenomeno». Partecipazione diretta come mantra fondamentale anche per Camillo Campolongo del Wwf che non lesina critiche a Palazzo Mosti: «Le politiche ambientali del Comune? Inesistenti. Chiediamo da tempo il coinvolgimento costante delle associazioni nelle decisioni sulle politiche ambientali ma dall'assessorato, salvo qualche annuncio spot e un incontro ormai risalente nel tempo, non c'è stata continuità. Sul depuratore leggiamo solo aggiornamenti dalla stampa e siamo fermi all'unico incontro in Gesesa nello scorso inverno. Sulla pianificazione della gestione del verde pubblico ci sono state molte promesse ma nessun riscontro. Cosa si intende fare dei pini di viale degli Atlantici? Quanto allo smog poi è palese la distanza tra misure adottate ed efficacia reale. Le domeniche a piedi in realtà non lo sono, i controlli sulle caldaie si sono persi nel nulla: è così che vogliamo combattere le polveri sottili?».
LA REPLICA
Così in serata l'assessore De Nigris: «Stiamo per presentare ulteriori provvedimenti in materia ambientale. Non c'è immobilismo e la sensibilità dell'amministrazione su questi temi è molto alta. I rallentamenti che talvolta si verificano sono dovuti alla complessità della macchina attuativa. Non basta schioccare le dita e spesso dietro le quinte c'è tanto lavoro oscuro ma prezioso. Le critiche comunque sono sempre benvenute quando costruttive e disinteressate».
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