Bus, braccio di ferro sindacati-Regione sulla maxi gara

Solo 38,6 milioni non sarebbero sufficienti per occupazione e qualità del servizio

Bus, braccio di ferro sindacati-Regione sulla maxi gara
Bus, braccio di ferro sindacati-Regione sulla maxi gara
di Paolo Bocchino
Mercoledì 15 Novembre 2023, 09:30 - Ultimo agg. 09:45
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Sindacati sul piede di guerra ma la Regione tira dritto. È braccio di ferro sul trasporto pubblico locale in Campania, con importanti ripercussioni anche in città e in tutto il Sannio. Venerdì sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte di partecipazione alla maxi-gara europea, suddivisa in 4 lotti, per l'affidamento in concessione dei servizi minimi di trasporto pubblico locale su gomma. In pratica, si cerca un gestore unico, per i prossimi 10 anni, di tutti i servizi di trasporto nei quattro ambiti corrispondenti ai territori provinciali. Operatore che di fatto assorbirà gli attuali vettori locali.

Per quanto riguarda il quadro delle candidature pervenute al protocollo dell'Agenzia regionale Acamir, per il lotto 1 (Salerno) sono in competizione BusItalia e Sita Sud. Nel lotto 2, che accorpa le province di Benevento e Avellino, la concorrenza è tra Air, società controllata dalla Regione, e alcune aziende private delle quali al momento non si conosce l'identità. Indiscrezioni parlano della casertana Riccitelli, che è sicuramente in lizza per il lotto 3 (Terra di Lavoro) con Air e altri operatori di settore. Nel lotto 4, comprendente l'area metropolitana di Napoli, in corsa soltanto BusItalia con il clamoroso forfait di Eav. Un ventaglio di candidature che ha suscitato la ferma reazione dei sindacati, preoccupati dall'aggiudicazione dei servizi a costi non più sostenibili a sette anni dall'indizione avvenuta nel 2017. Per il lotto sannita-irpino, nello specifico, si prevede un corrispettivo di 38,6 milioni annui per 10 anni (oltre ricavi da bigliettazione), con copertura di 20,6 milioni di chilometri a stagione. Importi considerati anacronistici, pertanto Cigl, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal avevano chiesto alla Regione di annullare la procedura aggiornando i prezzi.

Richiesta non accolta e ora c'è il rischio di un muro contro muro che potrebbe paralizzare il comparto: «A giorni incontreremo la Regione per rivendicare la piena garanzia dei diritti dei lavoratori - spiega il segretario regionale della Uil trasporti Antonio Aiello - in termini di livelli occupazionali, contrattazione e mantenimento della sede di lavoro. Non accetteremo vaghe promesse o soluzioni al ribasso. Non si è voluto annullare la gara? Siamo pronti allo sciopero».

Nubi all'orizzonte del settore anche nel Sannio. In particolare, a impensierire è la condizione del capoluogo, dove la vicenda della gara per il trasporto pubblico si intreccia con la procedura recentemente avviata dal Comune per l'aggiudicazione del complesso cittadino dei parcheggi. Duemila stalli tra strisce blu e strutture coperte, che fruttano oggi 1 milione l'anno e che potrebbero ulteriormente incrementare le proprie performance. Sull'altro piatto della bilancia, però, vanno messi i corposi investimenti richiesti ai privati dal project financing pubblicato da Palazzo Mosti come manifestazione d'interesse. Il termine per il deposito delle istanze è fissato al 2 gennaio. Trotta Mobility, gestore in carica dal 2017, sta valutando con attenzione e qualche perplessità le condizioni della procedura.
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Inducono alla cautela, in particolare, i notevoli costi connessi alla riqualificazione del megaparcheggio di via del Pomerio e di quello di via Porta Rufina, chiuso e semidistrutto. Vanno inoltre rinnovati, o quantomeno aggiornati, i parcometri stradali, decisamente datati. Interventi che potrebbero «bruciare» le intere annualità iniziali dell'affidamento, costringendo ad anticipazioni di risorse difficilmente sostenibili. Da verificare, inoltre, la sussistenza del requisito degli introiti specifici da servizio di gestione della sosta, fissato a 1,5 milioni l'anno nel triennio precedente. Motivi di riflessione che si riverberano a cascata anche sull'altra gamba dell'affidamento in essere, ovvero il trasporto pubblico locale. La gara regionale prevede la proroga automatica ai gestori in carica, agli stessi corrispettivi attuali, fino al termine della procedura, che non avverrà prima della metà del 2024. Una prerogativa che non farebbe fare i salti di gioia a Trotta, qualora le analisi aziendali dovessero far propendere per desistere dal partecipare alla competizione per i parcheggi cittadini. Una situazione in evoluzione monitorata dall'assessorato ai Trasporti retto da Luigi Ambrosone, che nelle scorse ore ha incontrato i vertici dell'azienda per un faccia a faccia esplorativo.

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