Calore, torna l'incubo alluvione: famiglie in salvo e allagamenti

La situazione più critica si è registrata in Valle Telesina dove il Calore è esondato invadendo i vigneti

L'intervento dei pompieri sul Calore
L'intervento dei pompieri sul Calore
di Giuseppe Di Martino
Giovedì 19 Gennaio 2023, 09:23
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Terreni invasi dall'acqua e abitazioni e negozi a rischio allagamenti a Pantano, contrada del capoluogo. Vigneti e campagne sommersi dall'acqua in valle Telesina. Preoccupazioni e traffico in tilt per i provvidenziali interventi dei Vigili del fuoco nel quartiere di Ponticelli, in città. L'esondazione del fiume Calore, nelle prime ore della mattinata di ieri, ha creato problemi e apprensione nel capoluogo, in provincia e nel Casertano. La pioggia è scesa giù copiosa per tutto il giorno, facendo rivivere ai residenti di Pantano i terribili momenti dell'alluvione del 2015. Infatti, dopo una notte di paura, gli abitanti hanno dovuto fare i conti con fango e detriti portati a valle dalla rottura degli argini del Calore. Situazione analoga a Ponticelli, altra zona duramente colpita in passato da eventi alluvionali. Qui, per oltre tre ore, è stato necessario l'intervento dei caschi rossi per ripulire il corso d'acqua, ostruito da alberi e detriti.

Osservato speciale, in una giornata di tavoli tecnici fra Palazzo Mosti, Rocca dei Rettori e Palazzo di Governo, il reticolo idrico della provincia. Prima riunione operativa al Comune per una ricognizione degli interventi effettuati dopo le intense piogge. «Voglio fare una riflessione scriveva Mastella sui social il tempo climatico è cambiato e questi fenomeni una volta straordinari, sono diventati, ahimè, quasi una drammatica routine». Ripristinata, quindi, la viabilità sulle strade interessate da fenomeni di smottamento. Con l'ausilio dell'Asia sono stati rimossi i rami caduti, mentre lo stato del reticolo fluviale è stato monitorato costantemente con la Protezione Civile. Alle 14 summit sulla manutenzione e pulizia dei corsi d'acqua con il presidente della Provincia, Nino Lombardi, i vertici di Asea, del Genio Civile e dell'Arpac.

Presente anche il sindaco Mastella e il presidente Asi, Luigi Barone. «Abbiamo costantemente monitorato il corso dei reticoli e fortunatamente il livello dell'acqua sta pian piano scendendo ha detto Lombardi nel pomeriggio - ma bisogna arrivare a una definizione dei ruoli su come bisogna operare attraverso le competenze. Invochiamo, quindi, di applicare l'istituto di compensazione dove tutti possono esprimere, attraverso una conferenza dei servizi, i propri pareri e arrivare una compensazione che non solo mette in sicurezza i corsi fluviali ma riesce a dare anche una ricaduta imprenditoriale sannita». Al termine dei lavori è stato concordato di articolare subito 4 progetti per interventi su altrettanti punti critici del reticolo idrico sannita nelle aree fragili di Ponte Valentino, Pantano, PonteSolopaca e Amorosi. «Dal 2015 ad oggi ha concluso Lombardi - sono stati fatti diversi interventi nell'area industriale di Ponte Valentino, li ha fatti la Provincia e se oggi le varie realtà industriali di quella zona non hanno registrato nuovi danni è anche grazie agli interventi realizzati.

Si è riusciti a prevenire una nuova alluvione grazie alla sinergia tra i vari enti e tutti ci auguriamo di non rivivere più quanto vissuto qualche anno fa». La Provincia interverrà con lavori di messa in sicurezza del Calore nell'area di Pantano con un nuovo intervento di 1,5 milioni di euro. Al termine del vertice duro l'attacco del sindaco Mastella, che chiede immediati finanziamenti alla Regione: «Noi abbiamo il dovere di intervenire, ma non abbiamo i soldi necessari per farlo e tutte le forze politiche locali devono spingere affinché la Regione o il Governo ci diano un finanziamento maggiore e che non tenga conto esclusivamente del numero di abitanti. La gente, ogni volta che piove con maggiore intensità, non può continuare ad avere paura».

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La situazione più critica si è registrata in Valle Telesina, dove il Calore è esondato tra Solopaca e Paupisi invadendo i vigneti. In campo le forze dell'ordine e la polizia municipale che hanno effettuato sopralluoghi nei comuni più colpiti. Su ordinanza del sindaco di Telese Giovanni Caporaso è stata disposta l'evacuazione di diverse abitazioni fino alle 22 di ieri, in prossimità del Calore. La misura ha riguardato 19 numeri civici e 51 residenti tra via Spina, via Scafa e via Ripa della Vigne. «Nelle ultime 24 ore abbiamo espletato circa 75 interventi spiega Giovanni Ferrara, funzionario del comando provinciale dei vigili del fuoco e altri 40 verranno effettuati a breve. Sono state trattenute in servizio due squadre e abbiamo la colonna mobile Puglia venuta dal comando di Foggia che sta operando su tutto il territorio». Intanto la Protezione Civile della Regione ha prorogato di ulteriori 24 ore (ossia fino alle 9 di domani) l'allerta meteo gialla valido sull'intero territorio sannita.
 

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