Centri di riabilitazione fissati
i tetti di spesa: l'Asl stanzia 28 milioni

Centri di riabilitazione fissati i tetti di spesa: l'Asl stanzia 28 milioni
di Luella De Ciampis
Mercoledì 23 Febbraio 2022, 07:36 - Ultimo agg. 19:32
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L'Asl ha fissato, per la somma di oltre 28milioni di euro i tetti di spesa per i centri riabilitativi del territorio, specificando che, nulla sarà riconosciuto agli erogatori dei servizi, né a titolo di compenso, né a titolo di indennizzo o di risarcimento, per le prestazioni sanitarie rese oltre il limite prestabilito. Inoltre, i limiti di spesa assegnati hanno natura programmatica e, in quanto tali, non conferiscono ai centri accreditati il diritto di erogare prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale, prima della stipula del contratto, della verifica periodica della massima capacità operativa da parte dell'Asl e della sussistenza e della permanenza dei requisiti tecnici e normativi necessari.

Contestualmente, l'azienda sanitaria precisa che, le strutture private accreditate che non sottoscriveranno il contratto e decideranno di opporre riserve in ordine alla proposta contrattuale, rimarranno prive di contratto e perderanno le remunerazioni delle prestazioni sanitarie a carico del servizio sanitario pubblico. I centri privati accreditati del territorio devono far fronte a tutte le prestazioni di cui l'utenza ha bisogno e che l'Asl non riesce a garantire direttamente. Per questo, come quasi tutte le aziende sanitarie d'Italia, a eccezione di quelle dell'Umbria e della Toscana, deve fare ricorso alle strutture private, per poter rispondere alle necessità diagnostiche, specialistiche e riabilitative della popolazione.

I fondi messi a disposizione dal Servizio sanitario nazionale non sono inesauribili e, quindi, per evitare di dover pagare conti troppo salati, l'Asl stabilisce a priori i tetti sui volumi annui di prestazioni, sospendendone l'erogazione nel momento in cui il budget viene sforato. Per questo motivo, annualmente, nel mese di novembre vengono sospese le prestazioni diagnostiche che vengono ripristinate all'inizio dell'anno successivo.

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Nella rosa dei centri riabilitativi accreditati, rientrano dieci strutture che erogano prestazioni ambulatoriali e domiciliari e tre strutture residenziali e semiresidenziali, per un totale di 28.2 milioni di uro. I centri riabilitativi sono: il Relax spa con un tetto di spesa di 1, 8 milioni in totale che include 27.963 prestazioni ambulatoriali e 12.104 di prestazioni domiciliari; il Medical center srl cui sono stati riconosciuti 1,3 milioni di euro per 20.567 prestazioni ambulatoriali e 8.902 domiciliari; De Masi riabilitazione con un budget di 356.546 euro da destinare a 5441 prestazioni ambulatoriali e a 2354 domiciliari; il Relax S. di Montesarchio con un budget di 676.855 euro per 10.321 prestazioni ambulatoriali e 4468 domiciliari; il Cmr spa di Sant'Agata de' Goti che potrà fare affidamento su oltre 4,5 milioni per l'erogazione di 69.164 terapie ambulatoriali e 30.000 domiciliari; il Relax spa di San Salvatore Telesino con un budget di 830.000 euro per un massimo di 12649 terapie ambulatoriali e 5474 domiciliari; De Nicola riabilitazione accreditato per una somma complessiva di 1,9 milioni con un numero di 28671 pazienti in regime ambulatoriale e 12411 a domicilio; il Relax Morcone con un budget di 272mila euro per 4146 prestazioni ambulatoriali e 1797 domiciliari; Juvenia riabilitazione con 594mila euro da destinare a 9.000 pazienti in regime ambulatoriale e 3929 domiciliari; San Marco con un budget di oltre 1,2 milioni per 19.000 servizi erogati in ambulatorio e 8210 a domicilio. 

Per i centri residenziali e semiresidenziali Medical center srl, Relax spa di San Salvatore Telesino e Cmr il budget complessivo è 3,4 milioni. A queste somme si aggiungono 92.000 euro distribuiti in base alle prestazioni ambulatoriali «piccolo gruppo», erogate dai dieci centri riabilitativi. Per quanto riguarda le prestazioni relative al «piccolo gruppo», si fa riferimento al setting terapeutico adottato per piccoli gruppi di pazienti creati soprattutto per fornire un supporto riabilitativo psicoterapeutico. Un procedimento, quello del «setting piccoli gruppi», fortemente raccomandato dalle linee guida della Regione nell'ottica di potenziare l'offerta curativa, offrendo strumenti terapeutici mirati a migliorare e velocizzare l'attività riabilitativa, attraverso le attività di gruppo. 

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