Saranno poco meno di 450 gli operatori sanitari sottoposti al vaccino dall'Asl entro il fine settimana, in seguito all'attivazione progressiva di tutte le sedi distrettuali, mentre si è conclusa la prima fase dell'operazione vaccinale al Rummo, con 1173 adesioni, pari al 99%. Quasi la totalità del personale in servizio ha aderito alla campagna da cui sono rimasti esclusi solo i dipendenti che, per valide motivazioni, non hanno potuto farlo.
Per questa categoria di persone si riprogrammerà la vaccinazione appena saranno in grado di farla, mentre, nei prossimi giorni, si procederà con il personale esterno che ha rapporti di lavoro con l'azienda ospedaliera per rendere totalmente immune dal Covid la struttura.
I TEMPI
I tempi di vaccinazione per ognuno sono di circa 15 minuti, nel corso dei quali, oltre all'inoculazione del vaccino che dura pochi secondi, bisogna sbrigare le pratiche burocratiche e aspettare una decina di minuti nella saletta destinata all'osservazione prima di andare via. «Stiamo cercando di razionalizzare gli accessi, integrando anche i medici di base, il personale del Sert e quello in Adi che presta le cure a domicilio ai pazienti con disabilità e i farmacisti del territorio. Da lunedì 18 si comincia con il personale dei centri diagnostici accreditati, con i centri di dialisi in cui ci sono 140 persone da vaccinare, tra operatori e pazienti. Tra il 18 e il 21 gennaio cercheremo di partire anche con le Rsa, mentre dal 21 si riparte con il richiamo, seguendo una calendarizzazione già programmata automaticamente al momento dell'inoculazione della prima dose». Si lavora a ritmi serrati nel centro vaccinale di via Minghetti che sarà operativo per tutta la giornata di sabato, grazie alla disponibilità del personale medico infermieristico e amministrativo che sta dimostrando grande senso di solidarietà e di abnegazione. «Stiamo avendo una risposta ottima da parte degli operatori continua Iannotti che fanno a gara per alternarsi nell'attività vaccinale. È un'operazione complessa, a cominciare dalla preparazione delle dosi che arrivano quotidianamente dal Rummo nel frigo speciale ancora congelate. Le possiamo conservare per non più di 12 ore nel nostro frigorifero a una temperatura di circa 4, 5 gradi e intanto cominciamo la preparazione, agitando per dieci volte il vaccino appena scongelato, diluendolo con soluzione fisiologica e agitandolo per altre dieci volte prima della somministrazione. Da ogni fiala si ricavano sei dosi e, quindi, per evitare sprechi anche minimi, tra le 16 e le 17 del pomeriggio prepariamo le dosi man mano che arrivano i quattro prenotati da vaccinare. Ormai la macchina organizzativa è partita per cui, credo, che per la metà di febbraio al massimo si potrà dare il via alla campagna vaccinale per l'intera popolazione del Sannio partendo dalle categorie più a rischio e indicate dal piano nazionale». Si tratterà di un'operazione faraonica che, potrà essere effettuata solo se interverranno nuove forze a dare man forte all'Asl. Intanto, la struttura di via Minghetti è presidiata costantemente dalle forze dell'ordine, secondo un preciso programma di alternanza tra carabinieri, polizia e fiamme gialle.
IL REPORT
Ancora in ascesa il numero delle guarigioni 69 nelle 24 ore contro 13 nuove positività emerse dall'analisi di 564 tamponi. Contagi in picchiata. Ancora una giornata senza decessi al Rummo, dove sono stati dimessi due pazienti ormai guariti, mentre rimane fermo a 55 il numero dei pazienti in degenza con un nuovo arrivo nel reparto di Terapia intensiva in cui sale a cinque il totale dei ricoverati. Dei 505 tamponi processati, 48 hanno dato esito positivo ma solo 11 rappresentano nuovi casi. La curva pandemica è in calo ma è ancora troppo presto per fare una valutazione degli effetti di una possibile recrudescenza del virus che potrebbero determinare eventuali intemperanze commesse durante le feste di Natale.