Covid a Benevento: sul corso Garibaldi
stretta nei giorni di Carnevale

Covid a Benevento: sul corso Garibaldi stretta nei giorni di Carnevale
di Paolo Bocchino
Lunedì 8 Febbraio 2021, 09:18 - Ultimo agg. 23 Marzo, 03:57
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«Le scene viste sabato non dovranno più ripetersi. Domani (oggi, ndr) adotterò un'ordinanza per vietare l'accesso a corso Garibaldi per quanti volessero utilizzarlo solo per passeggiate che non possiamo ancora permetterci». Clemente Mastella tuona contro l'esercito di persone che sabato sera ha affollato il Corso in maniera davvero massiccia, tanto da costringere la polizia a interdire per oltre un'ora l'accesso alla principale arteria cittadina. Iniziativa inedita e necessitata da una concentrazione di presenze che a partire dall'imbrunire si è andata facendo insostenibile. Non soltanto la abituale schiera di giovani e giovanissimi e i patiti dello shopping ma intere famiglie con i pargoli al seguito caratterizzati dalle maschere di Carnevale più che dalle mascherine anti-contagio. Fotogrammi di una normalità che si pensa già recuperata.

E invece così non è, come evidenzia il primo cittadino: «Comprendo benissimo la voglia che ognuno di noi ha di riprendersi la propria vita.

Ma dobbiamo tenere duro ancora un po'. Il traguardo che tutti agogniamo non è lontano. In tempi spero brevi riusciremo tutti a vaccinarci. Invito, in particolare, gli anziani a farlo quanto prima. Manca solo l'ultimo miglio, ma siamo proprio nel momento cruciale del guado. Come Mosè nel Mar Rosso: la Terra Promessa è già all'orizzonte ma stiamo camminando tra due enormi colonne d'acqua». Sono in arrivo dunque misure promemoria: «D'intesa con il questore - anticipa Mastella - nelle prossime ore adotterò un'ordinanza per vietare l'accesso al corso Garibaldi nei giorni clou del Carnevale, a partire da giovedì grasso (giovedì 11 febbraio, ndr). Chiarisco subito che gli spostamenti giustificati per esigenze di residenza o commerciali saranno sempre consentiti. Non saranno ammesse invece passeggiate, capannelli e assembramenti d'ogni tipo». 

Provvedimenti restrittivi già bersagliati via social dalle immancabili contestazioni. Tra le più gettonate la presunta prevenzione del sindaco nei confronti dei bambini: «Niente di più infondato - replica secco Mastella - Si tratta semplicemente di tenere comportamenti quanto più rigorosi possibile. I bambini mi sono cari e pertanto occorrono condotte accorte, pur dovendosi privare degli affetti più cari. Rinunce alle quali siamo chiamati tutti: ho appena trascorso un compleanno impreziosito dalle migliaia e migliaia di contatti di persone che mi hanno rivolto la loro affettuosa attenzione, ma ciò malgrado è stato un giorno tristissimo perché ho dovuto trascorrerlo distante da alcuni dei miei nipotini». 

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L'apparente allentamento dell'attenzione nei confronti del virus è testimoniata anche dalle segnalazioni frequenti di assembramenti all'esterno di alcune attività commerciali, soprattutto dopo le 18 quando scatta il divieto di esercizio per i bar. La squadra volanti della questura ha elevato nella serata di venerdì 5 sanzioni nei confronti di altrettanti ragazzi che si intrattenevano all'esterno di una panetteria in via Meomartini con vendita anche di prodotti alcolici. Si tratta del primo verbale per assembramento. Multe nella scorsa settimana (12 in totale) anche per violazione del coprifuoco e mancato utilizzo della mascherina. Allarme condiviso dallo stesso mondo del commercio. Sul tema interviene il movimento Imprese Italia: «Chiediamo all'amministrazione comunale che riunisca un tavolo di lavoro con le associazioni dei commercianti, dopo che l'alleggerimento dei divieti ha fatto nascere il problema di una movida fuori controllo - dichiara il presidente Rino De Girolamo -. Coinvolgeremo anche la prefettura affinché convochi il comitato per l'ordine e la sicurezza nel quale si adottino misure di contrasto all'uso di alcolici e agli assembramenti davanti ad alcuni supermercati del centro cittadino e presso i ritrovi della movida». Ma De Girolamo invoca anche l'estensione degli orari operativi per i bar: «Chiederemo all'amministrazione comunale di allungare l'orario di chiusura alle 22, consentendo l'asporto e la consegna a domicilio entro tale limite. Ribadisco il nostro impegno a collaborare con l'amministrazione e le altre associazioni di categoria».

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