Covid, cluster in carcere: ipotesi
visite familiari alla base dei contagi

Covid, cluster in carcere: ipotesi visite familiari alla base dei contagi
di Luella De Ciampis
Sabato 19 Febbraio 2022, 08:28 - Ultimo agg. 08:57
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Non subisce nuove impennate il cluster di contagi e la situazione resta sotto controllo nel carcere di Capodimonte dove rimane invariato il numero dei detenuti positivi (53) che, con molta probabilità, si sono contagiati per effetto dell'apertura alle visite dei familiari, come confermato dallo stesso direttore Gianfranco Marcello. Sulla vicenda, sviscerata, in questi giorni, dalle organizzazioni sindacali Sinappe e Osapp, dal garante Samuele Ciambriello, ieri è intervenuta anche la senatrice del gruppo misto Sandra Lonardo. «La vicenda dei contagi in carcere scrive in una nota - preoccupa sia chi ci lavora quotidianamente che chi vi è recluso per cui, occorre che la direzione della struttura e l'Asl mettano in atto un piano condiviso sia preventivo che operativo, per contrastare una fase ancora prepotentemente presente. Ogni ritardo aumenta tensioni, paure, disagi e difficoltà ma si può tornare facilmente alla normalità. Ci auguriamo che l'allarme lanciato dal garante delle carceri e dalle organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria vengano prese in debita considerazione».

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Una vicenda esplosa all'improvviso che ha coinvolto 53 detenuti, in una fase in cui il virus ha perso l'aggressività delle prime ondate, su cui, nelle ultime ore, si è espresso il segretario provinciale dell'Osapp (polizia penitenziaria), Tommaso De Lia. «La tensione è massima sottolinea a causa dei disagi creati alla pandemia e dalla carenza di unità di polizia penitenziaria, di personale sanitario, di mezzi e di spazi adeguati a far fronte all'emergenza epidemiologica». Una condizione diversamente percepita e sintetizzata dal direttore Gianfranco Marcello. «La situazione è sotto controllo spiega perché i contagiati sono asintomatici, tranquilli e consapevoli di quanto sta accadendo. Il 95% della popolazione carceraria è stata vaccinata anche con la dose booster mentre c'è un 5% costituito da chi ha fatto solo due dosi e da chi non è stato proprio vaccinato. Credo che il virus sia entrato nella struttura quando abbiamo cominciato a ripristinare i colloqui con i bambini. Nonostante il divisorio in plexiglass, le mascherine e l'uso degli igienizzanti, non è stato possibile impedire che i bambini abbracciassero il papà che non vedevano da tempo. L'Asl sta continuando a eseguire i test sui detenuti e martedì procederà a seguirne altri mentre non è prevista l'attività di testing sul personale per cui avevo già inoltrato richiesta. Io mi attengo rigorosamente alle regole e al rispetto dei protocolli che stiamo applicando alla lettera. D'altra parte - prosegue - i controllori ce li ho in casa, visto che, ogni mattina, abbiamo un presidio fisso di due o i tre medici dell'Asl nella struttura, oltre al personale infermieristico». Per quanto riguarda il personale di polizia penitenziaria, «mancano in organico - aggiunge - circa 20 unità, non più reintegrate in seguito ai pensionamenti, a causa del lungo blocco del turnover. Ma, comunque, il carcere di Benevento rimane tra le migliori strutture carcerarie che dispone solo di camere occupate da due detenuti con bagno e doccia indipendenti, oltre che di spazi aperti, di servizi e di attività lavorative e ricreative svolte con il supporto dei volontari».

In costante calo il numero dei positivi che sono 207, contro i 259 di giovedì. Rispetto allo stesso periodo del mese di gennaio, il totale dei contagi si è dimezzato, passando dai 9200 casi emersi nelle due settimane comprese tra il primo e il 18 gennaio e i 4500 degli ultimi 15 giorni. Rimane stabile anche il numero dei pazienti al Rummo che registra 61 ricoverati, per effetto di tre nuovi ingressi e quattro dimissioni. Sono, invece, 486 in totale i vaccini somministrati negli hub del territorio. Intanto, il sindaco Clemente Mastella ringrazia gli psicologi che si sono resi disponibili ad aiutare la popolazione nel periodo difficile dell'emergenza. «Il parlamento scrive in un post sulla sua pagina facebook ha deciso di concedere il bonus psicologico per depressione e ansia da pandemia. Voglio ricordare che il Comune di Benevento è stato il primo in Italia a fornire questo aiuto gratuito ai cittadini, durante l'emergenza».
 

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