Decibel, controlli, orari: movida, prove d'intesa tra esercenti e Comune

Comune ed esercenti del centro storico nuovamente faccia a faccia

I controlli in centro
I controlli in centro
di Giuseppe Di Martino
Giovedì 20 Luglio 2023, 09:53 - Ultimo agg. 16:27
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Comune ed esercenti del centro storico nuovamente faccia a faccia. Dopo un primo incontro andato in scena lo scorso Natale, va in porto un nuovo tavolo movida, come annunciano i gestori e i titolari dei tanti baretti della buffer zone del divertimento, con l'obiettivo di affrontare e superare i nodi ancora irrisolti del fenomeno,

L'incontro è stato fissato per oggi (anche se c'è il rischio che possa slittare a venerdì a causa della concomitanza di questa mattina con la seduta di consiglio comunale) negli uffici dell'assessorato Attività produttive al Palazzo del reduce.

Al summit prenderanno parte una rappresentanza del comitato locali centro storico e per Palazzo Mosti, l'assessore delegato al ramo, Luigi Ambrosone.

Una riunione, dunque, che punta ad analizzare tutti gli aspetti della querelle, dalle problematiche legate alla sicurezza, che di tanto in tanto occupano le pagine della cronaca, alle questioni relative alla vivibilità e al decoro dei vicoli. Problematiche irrisolte da anni, a cui si aggiunge anche l'ordinanza sindacale di giugno che dispone il divieto di diffusione musicale sia all'esterno dei locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande, sia all'interno dei locali qualora abbia carattere saltuario e rappresenti un'attività meramente complementare e accessoria rispetto a quella principale a partire dalla mezzanotte. Ricordiamo, inoltre, che il nuovo assetto normativo comunale fissa il limite massimo di 40 decibel in centro storico («aree particolarmente protette») nella fascia serale dalle 20 alle 24, con innalzamento a 45 decibel in quelle «prevalentemente residenziali», fino ai 70 decibel delle «aree industriali». Per i trasgressori sono previste sanzioni fino a 5mila euro, e la chiusura del locale in caso di recidiva.

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Aperti al dialogo gli operatori commerciali, dopo l'appello del sindaco della città Clemente Mastella che negli scorsi giorni aveva invitato i commercianti a non vendere alcolici ai minorenni, dopo la rissa avvenuta tra piazza Risorgimento e piazza Vari, dove però i locali erano quasi tutti chiusi. «Le regole vanno rispettate e i controlli devono essere severi su questo punto ma è agli stessi commercianti che mi rivolgo in modo accorato: siate le prime sentinelle proprio per preservare, da cortocircuiti di insicurezza urbana e violenza, il potenziale e il valore del vostro investimento. Tutti siamo chiamati a proteggere la vivibilità di Benevento dal rischio di certe derive che purtroppo non sono così irrealistiche» aveva scritto in una nota il primo cittadino.

«Raccogliamo l'appello del sindaco, ricordando che questi episodi di violenza non dipendono da noi, considerando anche che i locali erano quasi tutti chiusi dicono i gestori dei locali . Dopo l'ultima ordinanza che limita la diffusione della musica dopo mezzanotte stiamo lavorando di meno. Molti di noi non aprono le saracinesche durante la settimana, e nei weekend a causa delle nuove regole sulla zonizzazione acustica chiudiamo decisamente prima». Ecco perché diventa decisivo l'incontro di oggi per tutelare l'ordine pubblico nelle aree più calde del centro storico. «Con questa riunione prosegue il comitato chiediamo un vero piano di tutela del nostro bellissimo centro storico. Qui noi abbiamo investito tempo e denaro e abbiamo contribuito alla crescita economica della città. Basta guardare agli indotti economici e al conseguente sviluppo del turismo. Così come la crescita dei B&B, sempre sold out in questo particolare periodo. Non staremo a guardare e non vogliamo essere costretti a chiudere le nostre attività».

Le richieste che verranno presentate ed esposte al tavolo sono chiare. «Vogliamo lavorare tutti i giorni senza dover fare i conti con le tante restrizioni che ormai si sommano. Vogliamo pianificare con l'amministrazione in maniera serena lo sviluppo delle attività di intrattenimento per i più giovani e incentivare il crescente turismo che può essere una boccata di ossigeno per noi commercianti ma per l'intera immagine della nostra città».
 

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