Ondate di calore e smog scatta la doppia allerta

Temperature roventi, nessuna tregua. E ozono oltre i limiti, risalgono le polveri sottili

Ondate di calore e smog scatta la doppia allerta
di Paolo Bocchino
Giovedì 20 Luglio 2023, 09:43
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Temperature che non accennano a farsi più umane, e che non lo faranno neanche nei prossimi giorni. Dalle previsioni meteo non giungono segnali incoraggianti in vista di un auspicato allentamento della morsa di afa che stringe anche Benevento e il Sannio da giorni. Una situazione che si sta facendo davvero critica, con l'intensificarsi degli accessi ai pronto soccorso e l'acuirsi di problematiche fisiche, soprattutto per le fasce fragili della popolazione, connesse alle elevate temperature. E a rendere l'aria più pesante, persino irrespirabile, ci pensano gli inquinanti che da giorni ristagnano nell'atmosfera cittadina, raggiungendo valori che hanno oltrepassato ancora una volta i limiti di legge.

Ma andiamo con ordine dando conto dell'avviso alla cittadinanza diffuso ieri dal sindaco Clemente Mastella. «In ragione del bollettino previsionale delle condizioni meteo della Regione Campania diramato dalla sala operativa regionale unificata di Protezione civile - ha comunicato in una nota - e in considerazione della criticità per ondate di calore dalle ore 14 di oggi (ieri ndr) mercoledì 19 luglio fino alla stessa ora di sabato 22 luglio, si segnala che sono previste temperature massime superiori anche di 7-9 gradi rispetto alla media stagionale, associate ad un tasso di umidità che soprattutto nelle ore serali e notturne potrà superare il 70 e 80% in condizioni di scarsa ventilazione».

Mastella pertanto invita la popolazione «a osservare alcune, fondamentali regole comportamentali: non uscire nelle ore più calde e comunque evitare l'esposizione diretta al sole nelle ore della giornata in cui la temperatura è più elevata; facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare il pericolo della disidratazione; ridurre i rischi nelle persone più fragili (persone molto anziane, con problemi di salute o che assumono farmaci, neonati e bambini molto piccoli), arieggiare correttamente gli ambienti e prestare attenzione anche agli animali domestici».

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Caldo africano che presenta un ulteriore aspetto indesiderato.

I bollettini sulla qualità dell'aria pubblicati ieri dall'Arpac registrano un nuovo superamento dei valori massimi di ozono, inquinante che si forma in atmosfera al salire delle temperature. Numeri record a Benevento: martedì si è toccata quota 200 microgrammi per metro cubo d'aria, ovvero ben 20 microgrammi oltre la soglia alla quale, per legge, dovrebbero scattare apposite comunicazioni alla cittadinanza da parte di Asl e Comune. Cosa che al momento non è avvenuta, al di là di generici avvisi sul caldo.

Una apparente sottovalutazione del problema, o forse soltanto una scarsa dimestichezza con il fenomeno che invece meriterebbe maggiore attenzione. Basta leggere quanto pubblicato nella sezione del proprio sito internet dall'Istituto superiore della sanità: «Gli studi sugli esseri umani indicano che alti livelli di ozono inducono alterazioni funzionali e biochimiche, per lo più del tratto respiratorio. Recenti studi epidemiologici hanno confermato che l'ozono è associato a effetti sulla salute acuti e negativi, sia in termini di morbilità che di mortalità. Si stima che circa 21 mila decessi prematuri all'anno in Europa siano associati a livelli di ozono che superano i 70 microgrammi per metro cubo d'aria. All'ozono sono associati anche i 14mila ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie. Un problema dunque che influisce sulla salute di vaste popolazioni, in termini di giorni di lavoro persi e di utilizzo di farmaci per tosse e malattie dell'apparato respiratorio, specialmente per i bambini».

Come dicevamo, l'ultimo report di Arpac sul livello di inquinanti aerei attesta il raggiungimento di valori mai così alti di ozono nell'atmosfera cittadina. Ben 200 microgrammi sono stati registrati martedì dalla centralina in zona Stadio a Santa Colomba, record assoluto in Campania e limite normativo (180 microgrammi) superato per il terzo giorno. Tetto di legge sfondato anche dalla postazione di via Mustilli dove sono stati misurati 183 microgrammi. In entrambi i casi, la concentrazione massima si è registrata alle 17, a dimostrazione della permanenza di temperature elevatissime anche nel pomeriggio inoltrato. E sono in pericolosa ascesa anche le polveri sottili: martedì si è sfiorato il tetto dei 50 microgrammi con i 47 microgrammi misurati a Santa Colomba.
 

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