Detenuto si impicca in cella:
nel 2010 aveva ucciso la madre

Detenuto si impicca in cella: nel 2010 aveva ucciso la madre
Venerdì 19 Aprile 2019, 19:29 - Ultimo agg. 22:58
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Un detenuto nel carcere di Benevento si è suicidato impiccandosi all'interno della propria cella. La vittima è G.B., 48 anni della provincia di Benevento, da qualche giorno rinchiuso nella casa circondariale del capoluogo sannita. A nulla sono valsi i tentativi da parte degli agenti della Polizia Penitenziaria di salvare la vita all'uomo. Dell'accaduto è stata informata la Procura della Repubblica mentre la salma è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale Rummo per gli accertamenti medico legali.

Per togliersi la vita il recluso, originario della zona del Fortore,  ha usato una corda creata con alcuni indumenti. Non sono ancora certe le ragioni alla base del gesto.Quel che è certo è che l'uomo di trovava in carcere da sabato scorso quando era stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia contro la moglie. Lo stesso era stato condannato per aver ucciso la madre nel 2010. La salma si trova presso la sala morgue dell'ospedale Rummo a disposizione del magistrato Patrizia Filomena Rosa che dovrà stabilire se dare il nullaosta per l'interro o procedere con l'autopsia.

«Non si può morire di carcere e in carcere», ha detto il garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello. Il detenuto, secondo il racconto di Ciambriello, ha atteso che il suo compagno di cella fosse a colloquio per togliersi la vita. Per il garante «va rafforzato il sistema di prevenzione varato dal ministero nel 2016 e bisogna agire con maggiore formazione specifica per la polizia penitenziaria e l'area educativa per prevenire ed intuire il disagio che porta al suicidio». Sono numerosi, osserva infine Ciambriello, i casi di suicidio sventati in Campania, negli ultimi due anni, dagli operatori delle carceri.
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