Dissesto, l'opposizione torna all'attacco:
«Adesso basta melina sui pagamenti»

Dissesto, l'opposizione torna all'attacco: «Adesso basta melina sui pagamenti»
Sabato 22 Ottobre 2022, 08:33 - Ultimo agg. 20:20
4 Minuti di Lettura

Il nodo dissesto è stato il tema su cui è tornata a parlare l'opposizione, stavolta con un documento unitario, a firma di tutti i consiglieri comunali di minoranza: Luigi Diego Perifano, Angelo Moretti, Rosetta De Stasio, Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, Angelo Miceli, Luigia Piccaluga, Vincenzo Sguera, Maria Letizia Varricchio. «Non può e non deve calare l'attenzione - scrivono nella nota - sulla gestione del dissesto finanziario del Comune di Benevento, atteso che, come non ci stancheremo mai di ripetere, la lungaggine delle procedure si risolve in un pesante danno per i creditori (che aspettano da anni di essere pagati) e per i cittadini (costretti a subire una pressione fiscale ai massimi livelli). C'è poi un grande problema di trasparenza, di cui ci siamo sempre occupati sia in Consiglio Comunale che nelle nostre iniziative pubbliche. Si ricorderà che le ispettrici inviate dal Ministero delle Finanze hanno rilevato, nella loro relazione, che negli anni 2017 e 2018 sono stati effettuati direttamente dal Comune in vece dell'Osl pagamenti per complessivi euro 21,1 milioni di euro senza richiedere l'intervento da parte dell'Osl per le valutazioni di sua competenza. Una cifra enorme che è stata quindi liquidata al di fuori delle normali procedure».

Per questa ragione, prosegue l'opposizione nella nota, «abbiamo chiesto l'elenco dei creditori che sono stati soddisfatti in anticipo rispetto a tutti gli altri aventi diritto: e non per appagare una curiosità personale, ma perché è giusto che la cittadinanza acquisisca tutti gli elementi di conoscenza e di valutazione.

Il Comune deve essere una casa di vetro. Tuttavia, a distanza di un mese dalla richiesta, gli elenchi non ci sono stati consegnati. E questo, data la delicatezza e la rilevanza della questione, è assai grave».

L'opposizione stigmatizza, poi, la replica dell'amministrazione nel punto in cui, «con una nota ufficiale, a firma del segretario generale, ci è stato detto che il ritardo dipende dai dirigenti. Ovviamente questa non può essere una giustificazione apprezzabile: intervenga chi dovere e richiami i dirigenti riottosi (se davvero questo è il problema) ad una maggiore e più puntuale collaborazione». Poi, l'affondo dei consiglieri: «Diversamente, se si dovesse continuare a menare il can per l'aia, ci vedremmo costretti a intraprendere altre strade. D'altra parte, è la stessa amministrazione che dovrebbe avere tutto l'interesse a fare chiarezza sulla partita dei 21 milioni, e sgombrare il campo dai rilievi formulati dalle ispettrici ministeriali. L'assessora alle Finanze ha anche di recente dichiarato che i pagamenti effettuati sono regolari, in quanto a valere su fondi per spese vincolate. Una simile affermazione suona, secondo noi, come ammissione di responsabilità». La minoranza sottolinea che «la legge vuole, infatti, che l'amministrazione delle risorse vincolate sia affidata alla competenza dell'Osl. Per quanto la materia risulti ostica per i non addetti ai lavori, è espressamente stabilito che, in deroga a quanto previsto dall'articolo 255 del Testo unico enti locali, per i Comuni in stato di dissesto l'amministrazione dei residui attivi e passivi relativi ai fondi a gestione vincolata compete all'organo straordinario della liquidazione. È vero, come diceva Einaudi, che lo spirito del mondo soffia attraverso gli interpreti, ma in questo caso le leggi parlano chiaro e c'è poco da interpretare. Al massimo c'è da spiegare».

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA