Donna colpita alla testa, giallo sul movente: c'è la pista passionale

Al vaglio il recente passato della 32enne Annarita Taddeo

Donna colpita alla testa, giallo sul movente: c'è la pista passionale
Donna colpita alla testa, giallo sul movente: c'è la pista passionale
Martedì 14 Novembre 2023, 09:11 - Ultimo agg. 09:25
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Da ieri mattina, un nuovo magistrato, il sostituto procuratore della Repubblica Stefania Bianco, ha avuto l'incarico, dal procuratore Aldo Policastro, di coordinare le indagini per il ferimento di Annarita Taddeo, la beneventana di 32 anni, raggiunta da un colpo di pistola alla fronte, ed ora degente preso l'ospedale "San Pio".

È tenuta sotto sorveglianza per evitare che il killer fallito il suo compito, possa tornare in azione. Il magistrato Bianco, ha disposto una serie di accertamenti che nelle prossime ore saranno svolti dagli agenti della squadra mobile. In particolare si punta a ricostruire l'itinerario di quel ciclomotore di colore chiaro sul quale il killer si è dileguato dopo il ferimento. Non è stato possibile individuare il veicolo in via Ferrara - dove si trova l'abitazione della vittima e dove è avvenuto il ferimento -, in quanto non vi sono telecamere. Si è pensato così di recuperare le immagini dalle telecamere di via Santa Colomba nel tratto compreso tra la sede del comando della polizia municipale e lo stadio "Vigorito", e soprattutto dalle attività commerciali della zona.

Probabile che nelle prossime ore la donna possa essere di nuovo ascoltata dagli inquirenti.

Annarita Taddeo era legata sentimentalmente a Nicola Fallarino (ergastolano attualmente detenuto a Trapani), ritenuto responsabile dell'omicidio di Cosimo Nizza. Nello scorso mese di aprile la Taddeo è finita indagata proprio per essersi, secondo l'accusa, resa protagonista di una corruzione finalizzata a far recapitare in carcere un telefonino al compagno. Gli inquirenti puntano a ricostruire il loro recente rapporto, senza dubbio non facile, tra la donna che svolge un'attività lavorativa in città presso un bar nello stesso rione Libertà, e il detenuto rinchiuso in un istituto di pena tanto distante dal Sannio.

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Si punta a stabilire se vi siano stati screzi tra i due.
Intanto su quanto accaduto al rione Libertà si registra un ulteriore presa di posizione, questa volta da parte del consigliere comunale di Civico 22 Angelo Moretti che afferma: «Dobbiamo tutti aprire gli occhi più che le telecamere. A Benevento girano quantità importanti di nuove e vecchie droghe, ci sono famiglie al lastrico per il gioco d'azzardo, con un bilancio corrente di 80 milioni di euro l'anno, avvicinate da estorsori, Ci sono piazze di spaccio che non si riesce a debellare». Moretti propone: «Ripartiamo dai patti educativi di comunità, ripartiamo dalla riapertura di tutte le scuole elementari del rione Libertà, ripartiamo dal garantire lo sport gratuito a tutti gli adolescenti con i fondi del piano sociale di zona, ripartiamo delle denuncia collettiva ed individuale contro ogni forma di sopruso, come quelle che hanno portato alla devastazione della Spina verde. Abbiamo perso l'occasione della grande medioteca per i giovani sostituita dell'Arpac, mentre la sala musicale gestita dalle associazioni ci sta restituendo ottimi frutti».
 

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