Perifano, Mazzoni e Mollica:
il rebus delle candidature

Perifano, Mazzoni e Mollica: il rebus delle candidature
di Gianni De Blasio
Giovedì 25 Marzo 2021, 09:23
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Luigi Perifano verso il sì. Non ha dato ancora la propria disponibilità in maniera ufficiale (né gli è stata richiesta), ma l'ex presidente dell'Asi non sarebbe più irremovibile. La sua riottosità si starebbe sgretolando di fronte al pressing operato si di lui, non solo dagli amici di «Città Aperta». Tra coloro che non sono con Mastella, è ritenuto il candidato in grado di attrarre i consensi più diffusi. Soprattutto in quella che dovrebbe essere la coalizione di «Insieme per il cambiamento». Erminia Mazzoni, comunque, avrebbe dalla sua il sondaggio di un anno fa, quando già non era più vice di Mastella: la consultazione le riconosceva che, se sostenuta da civiche e dal centrosinistra, al primo turno avrebbe intercettato il 35%, a fronte del 48 di Mastella e del 13 di Marianna Farese. Onde evitare scricchiolii, c'è già chi suggerisce un ticket con Perifano per i posti di sindaco e vice. Ipotesi improbabile, poiché il posto di vice sindaco sarebbe nelle mire di Anna Maria Mollica, che corre per la nomination e dovrebbe fare un passo indietro. Non altrettanto farebbe, però, Civico22 la cui assemblea votò, come eventuale alternativa ad Angelo Moretti, un candidato sindaco all'insegna della novità e ampiamente riconoscibile per il suo impegno nel sociale. Per la verità, «Città Aperta» avrebbe potuto offrire allo schieramento un terzo candidato, un nome già proposto all'interno del centrodestra, che si sarebbe detto disponibile a guidare ora la coalizione di centrosinistra. La risposta avuta non sarebbe risultata incoraggiante. Un'ulteriore disponibilità sarebbe venuta da Antonio Del Mese, tra i sostenitori alle politiche 2018 della lista «10 volte Meglio». Del Mese avrebbe avuto un abboccamento pure con Pasquale Viespoli.



All'interno del Pd, intanto, non è stata gradita la posizione assunta da Nicola De Luca. Giovanni Cacciano gli ha ricordato che «in regime di coalizione le primarie sono deliberate congiuntamente, non dal singolo partito», né alcuno dei soggetti le ha richieste. Il Pd nazionale, inoltre, dice il vice segretario, ha sospeso ogni iniziativa congressuale. Ma De Luca ha replicato che, se il motivo è il Covid, a giugno la campagna vaccinale sarà in stato avanzato e le primarie si terrebbero all'aperto. «Che si tratti di Mazzoni, Perifano, Moretti, Pepe, De Luca o altri sostiene è giusto che lo scelgano i cittadini, io sarò al fianco di chi la spunterà, chiunque esso sia, fosse pure Mastella, ma si deve passare per le primarie libere, non quelle delle tessere». Nel botta e risposta, si è inserita Antonella Pepe, rilevando che De Luca interviene sul Pd «pur non essendo iscritto al partito». Quanto alle primarie, è una discussione già chiusa. Ma De Luca ha ribattuto a muso duro: «È solo per mia scelta che ancora non ho rifatto la tessera, avendone certamente più titolo di altri, e non sarai certamente tu a dirmi cosa fare o non fare».

In quanto al centrodestra, le possibilità di ricomporre la coalizione saranno verificate da metà aprile. Ma dopo le ufficializzazioni dei candidati sindaci da parte di FdI a Napoli e Salerno, le chance sono ridotte al lumicino. La ricerca dei candidati allo scranno più alto è in stand by: con Sandro D'Alessandro non c'è più stato l'incontro dei dirigenti meloniani, mentre Lucio Lonardo è sostenuto solo da Forza Italia, essendosi sfilata sia la Lega che «Benevento libera»: l'associazione aveva pensato ad un imprenditore, interpellando Costanzo Jannotti Pecci che non si sarebbe detto disponibile. Intanto, con un post su facebook, Federico Paolucci si dice «assolutamente incompatibile con i cosiddetti alleati del CentroLega, con i quali non riesco neanche ad immaginare quali punti di contatto vi possano essere, essendo, alcuni, rappresentanti di una esperienza filo-mastelliana ed, altri, rappresentanti di un partito che resta schizzinosamente nordista, nonostante le finte aperture al Sud, ma non alle sue esigenze ed alle sue ragioni»
L'ex assessore Antonio Reale di Fi replica così: «Chi è Fdi nel Sannio? E soprattutto cosa vuol fare? Perché si resta basiti nell'osservare dichiarazioni che vanno nel senso completamente opposto tra loro dei vertici del partito: Matera dice una cosa e Paolucci ne dice una dal tenore completamente opposto».
 

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