Addio ecoballe a Fungaia,
a Casalduni parte l'operazione Stir

Addio ecoballe a Fungaia, a Casalduni parte l'operazione Stir
di Paolo Bontempo
Mercoledì 8 Maggio 2019, 12:00
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Sono ultimate le operazioni di evacuazione e svuotamento del sito di stoccaggio che si trova nel comune di Casalduni, in località Fungaia, nell'area adiacente allo Stir. Le ecoballe sono state trasferite in Portogallo attraverso la societa Sarim di Salerno, grazie alla procedura per l'affidamento del servizio di rimozione, trasporto e smaltimento indetta dalla Regione. Operazione che ha consentito la rimozione di 36mila tonnellate, nel rispetto del cronoprogramma regionale.

Ieri si sono tenuti anche ulteriori sopralluoghi ad opera della Sarim presso l'altro sito di stoccaggio di ecoballe in località Zingara Morta, accanto allo Stir, per trasferire ulteriori 19mila tonnellate. Nei prossimi giorni inizieranno le nuove attività di cantierizzazione del sito. Il piano della Regione è in piena fase di attuazione. Le operazioni di svuotamento del sito accanto all'impianto, attraverso la rimozione e lo smaltimento e il recupero, dovranno terminare nel prossimo mese di luglio.

Delle 19 mila tonnellate da trasferire, quasi 8 mila, saranno lavorate, pressate e imballate, direttamente presso lo Stir dagli operai addetti della Samte.
 
Rimane il problema della rimozione dei rifiuti combusti, quasi 1700 tonnellate, situati all'esterno del capannone principale della ricezione dello Stir da rimuovere e trasferire in siti di stoccaggio ad hoc. Scade, intanto, il 18 maggio la cassa integrazione per i 53 lavoratori di Samte e i sindacati ieri hanno richiesto un incontro. «Abbiamo chiesto ufficialmente un incontro, in forma congiunta Cgil, Cisl e Uil, ha spiegato Antonio Tizzani della Cgil al nuovo amministratore della Samte Carmine Agostinelli, proprio in vista della scadenza della cassa integrazione dei lavoratori. Vogliamo conoscere il futuro occupazionale dei 53 lavoratori, da 16 anni nel settore, per la normalizzazione delle attività. Riteniamo doveroso ribadire che l'impianto Stir di Casalduni, è estremamente necessario per questo territorio e è di prioritaria importanza procedere al più presto a rimuovere il materiale combusto, avviare i lavori di ristrutturazione, con le dovute modifiche apportate dai tecnici della Provincia e approvate dalla Regione. Riteniamo, inoltre, che, l'operatività dello Stir, in quanto impianto pubblico, sia garanzia di serietà del processo di lavorazione, l'unico della Provincia. Tutto questo è collegato alla tutela dei livelli occupazionali. Bisogna perciò essere tempestivi per dirimere una complessa situazione su più fronti. Vanno prese delle decisioni, nel rispetto di quanto fatto e concordato fino ad oggi con il sindacato, quindi chiederemo di non cancellare il lavoro svolto dai precedenti amministratori».

Dopo l'insediamento nei giorni scorsi di Agostinelli, che ha sostituito il dimissionario Domenico De Gregorio, sarebbe necessaria una proroga degli ammortizzatori sociali per i lavoratori della Samte per almeno ulteriori 13 settimane, arrivando così ad agosto. Occorre però un piano immediato per riattivare lo Stir. Nel medio e lungo periodo è necessario che dopo la riapertura possano essere conferiti presso l'impianto non solo le 30 mila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati ma anche altre frazioni, dall'umido alla plastica. Urge, intanto, ripristinare almeno una linea di lavorazione in modo da smaltire buona parte dei rifiuti collocati ancora nel capannone principale della ricezione. Cosimo Pagliuca della Uil, Rita Moschella della Cisl, Giannaserena Franzè, Antonio Tizzani e Nicolino De Cicco della Cgil, hanno espresso preoccupazioni per i tempi di ripresa.
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