Lavori al Giannone si complica il rebus per la ricerca di aule

La dirigente del liceo Classico non ha avuto nessuna indicazione

Lavori al Giannone
Lavori al Giannone
di Paolo Bocchino
Lunedì 16 Ottobre 2023, 09:26
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Scuole nuove, una rosa con ancora tante spine. L'ultima in ordine di tempo riguarda il liceo Giannone che entra nella girandola dei trasferimenti di sede. Il Classico sannita per antonomasia dovrà, almeno parzialmente, traslocare da piazza Risorgimento, andando ad aggiungersi ad Alberti, Galilei e Le Streghe - Marco Polo, questi ultimi destinati all'abbattimento con ricostruzione delle attuali sedi.

Non andrà giù, invece, il Giannone. Il plesso è destinatario di un finanziamento da 3,2 milioni che dovrà garantirne «miglioramento sismico, adeguamento impiantistico e messa in sicurezza».

Si tratta, come per le altre scuole, di fondi incanalati in corsa sul gran binario del Pnrr, con le relative serrate scadenze. Rispettata quella perentoria del 15 settembre per gli affidamenti di una maxi tranche da 23 milioni (sui circa 40 totali), la Rocca è ora obbligata a stringere i tempi.

Nel caso del Giannone, come detto, non si procederà alla demolizione dell'immobile di stampo razionalista dichiarato di interesse storico-architettonico. Ma ciò non consentirà a tutti i 750 iscritti di restare nella scuola a cantiere aperto. Il settore edilizia scolastica della Provincia ha varato un programma d'intervento per step che permetterà di evitare «deportazioni» di massa. Una quota di studenti, però, dovrà andare altrove. Dove? Gli uffici di Largo Carducci non si sbottonano, preferendo comprensibilmente rinviare le comunicazioni a soluzione consacrata.

«Ci troviamo in una condizione di totale incertezza - rivela la dirigente del Giannone Teresa De Vito - Ad oggi, sappiamo soltanto che presto dovranno avere avvio i lavori, ma non la data, né quante classi dovranno trasferirsi. Tantomeno ci è stata riferita la sede di destinazione. Presumiamo che gli interventi verranno eseguiti progressivamente su determinate porzioni dell'edificio, lasciando utilizzabili le altre. Ma ciò non rappresenta un vantaggio per lo svolgimento delle attività, tutt'altro. Tenere i ragazzi in classe, mentre negli spazi limitrofi sono al lavoro gli operai, sarà davvero complicato. E' probabile che verrà interdetto anche l'utilizzo del cortile. Dal punto di vista organizzativo, sarebbe stato persino preferibile il trasferimento completo. Al contempo - conclude la responsabile d'istituto - comprendo le esigenze della Provincia. Le nostre scuole hanno bisogno di interventi. Ma chiediamo di essere coinvolti al più presto nelle scelte».

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E non si sta rivelando una passeggiata neanche il riassetto degli altri plessi. Ad oggi, nessuna delle quattro scuole cittadine può dire di avere trovato la quadra definitiva per lo svolgimento delle lezioni durante l'esecuzione dei cantieri. E' il caso ad esempio dell'Alberti. Nota in questo caso la destinazione alternativa, ovvero l'edificio Unisannio di via Calandra, ma non la data del trasloco. Tempi dilatati da una falsa partenza causata dalla precedente affidataria, la Rocca ha aggiudicato tre giorni fa i lavori di adeguamento e messa in servizio degli spazi che un tempo ospitavano le aule di Ingegneria dell'Ateneo, presi in locazione. Gli interventi partiranno tra dieci giorni, ce ne vorranno sessanta per il completamento. Da quel momento, le 24 classi dell'Alberti dovrebbero essere trasferite per avviare l'abbattimento semi-integrale della scuola di piazza Risorgimento. Ma i vertici d'istituto hanno già fatto sapere di essere contrari a spostamenti in corso d'anno. Restio allo «spezzatino» anche il numero uno del Galilei Giovanni Marro. Che però, almeno, sa già di poter contare sul plesso di nuova costruzione presso il Vetrone di Piano Cappelle, soluzione decisamente decentrata ma capace di soddisfare quasi integralmente il fabbisogno delle «sue» 26 classi.

Resta però il nodo laboratori, e Marro anticipa: «Nei prossimi giorni prospetteremo alla Provincia una soluzione logistica integrativa che ci permetta di dare una risposta completa alle nostre esigenze. Lo facciamo con spirito collaborativo, confidiamo nel medesimo approccio da parte dei funzionari competenti». Dialogo in corso da settimane anche tra Rocca e Alberghiero Le Streghe, ma restano ancora importanti nodi da sciogliere. «I locali semi-interrati individuati dalla Provincia nell'ex Marco Polo non mi sembrano idonei a soddisfare le esigenze della scuola - evidenzia la dirigente Antonella Gramazio - Non si può realizzare la sala bar nell'atrio d'ingresso alle aule. Inoltre il fabbisogno di aule è superiore a quello fin qui stimato. Ci sono molti aspetti da chiarire».
 

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