«L'ospedale Sant'Alfonso è salvo»,
c'è l'ok del Tesoro al piano De Luca

«L'ospedale Sant'Alfonso è salvo», c'è l'ok del Tesoro al piano De Luca
di Luella De Ciampis
Sabato 27 Luglio 2019, 12:00
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Passato al vaglio del Mef (Ministero delle Finanze), il decreto di rimodulazione del piano ospedaliero della Regione Campania, relativo all'ospedale Sant'Alfonso Maria dei Liguori di Sant'Agata de' Goti. È quanto è emerso in seguito alla riunione a Roma, a cui hanno partecipato i rappresentanti del ministero della Salute, delle Finanze e della Regione, nel corso della quale non sono state sollevate obiezioni rispetto alla modifica della revisione del piano ospedaliero, richiesta dal governatore Vincenzo De Luca nel mese di aprile.
 
In pratica, il fatto stesso che, nell'ambito della seduta non siano state mosse osservazioni in merito alle correzioni effettuate dal commissario ad acta, è segno tangibile che il decreto può essere considerato vigente, benché, allo stato attuale, non ci sia ancora il verbale della seduta. Una teoria che trova conforto in una nota della senatrice del M5s, Danila De Lucia, che scrive: «È da maggio scorso che il Ministero della Salute, di concerto con il Ministero delle Finanze, ha espresso parere favorevole sulla rimodulazione del piano ospedaliero della Regione Campania, relativamente al San Pio e, precisamente, sul pronto soccorso del Sant'Alfonso di Sant'Agata de' Goti. Tuttavia, è stato osservato un doveroso riserbo, in attesa della riunione di giovedì. Riunione durante la quale non sono state presentate obiezioni alla modifica della revisione del piano ospedaliero chiesta per Sant'Agata, coerentemente con il parere già espresso. Un risultato frutto delle numerose istanze pervenute dalle istituzioni e dalla comunità civile per un sostanziale potenziamento, rispetto a quanto precedentemente deciso dal commissario alla sanità della Regione, Vincenzo De Luca, che non aveva tenuto conto della zona disagiata nella quale ricade l'ospedale. Il M5s, estremamente attento alle sorti dell'ospedale e alla battaglia condotta con coraggio dal comitato Curiamo la vita, rimarrà comunque vigile affinché quanto stabilito venga messo in essere».

Ad aprile, l'ospedale era stato riprogrammato come Pronto Soccorso di base, dotato delle discipline di Medicina generale, Chirurgia generale con 14 posti letto, Ortopedia con 20, e Cardiologia con 4 posti letto, mentre erano state confermate le programmazioni delle discipline di Lungodegenza, di Riabilitazione e la previsione della dotazione al presidio delle discipline accessorie di Oncologia per le chemioterapie e i follow up per i pazienti trattati chirurgicamente presso i nodi della rete oncologica.

«É una vittoria di tutti commentano le attiviste del comitato Curiamo la vita- perché il Sant'Alfonso certamente riaprirà e, come promesso dal direttore generale, Renato Pizzuti, diventerà un polo d'eccellenza, ben servito anche dalle necessarie infrastrutture. Ce lo ha assicurato il presidente della Provincia, Antonio Di Maria, che si sta impegnando per il completamento della Fondo Valle Isclero e della rotonda alle Cinque Vie. Per questo, è una vittoria di tutti, ottenuta con l'aiuto del vescovo Battaglia, del prefetto Cappetta, della Questura, della stazione dei Carabinieri di S. Agata de' Goti e delle istituzioni sul territorio. Ora il comitato aspetta di essere convocato per avere maggiori informazioni ed essere aggiornato, sia sugli sviluppi del piano aziendale dell'ospedale S. Pio, che sull'andamento dei lavori infrastrutturali, come avevano promesso il digì Pizzuti e il presidente Di Maria. L'intesa tra la Regione Campania, il Ministero della Sanità e il Mef hanno ridisegnato la geografia della sanità campana».

Una conclusione che tuttavia non convince del tutto la senatrice Fi, Sandra Lonardo, che, per prima, ha acceso i riflettori sulla vicenda. «È passato inutilmente tutto questo tempo, mentre - sottolinea la senatrice - e invece, il piano ospedaliero poteva essere elaborato un anno fa. Un'altra occasione mancata per il nostro territorio. Comunque, tutto è bene quel che finisce bene, sempre se finisce bene, ma qualche preoccupazione ce l'ho sempre».
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