Abusi sulla nipote di 11 anni,
operaio di Pietrelcina a giudizio

Abusi sulla nipote di 11 anni, operaio di Pietrelcina a giudizio
di Enrico Marra
Giovedì 25 Marzo 2021, 09:28
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Lui, 53enne operaio di Pietrelcina, è accusato di abusi sessuali sulla nipote che all'epoca dei fatti aveva undici anni. Ieri mattina davanti al Gup Loredana Camerlengo l'udienza che ha sancito il suo rinvio a giudizio con un processo fissato per il 14 ottobre davanti ai magistrati della sezione penale. L'imputato ha sempre respinto le accuse di aver commesso degli abusi sulla nipote e il suo difensore Vincenzo Regardi, che ha affiancato l'altro difensore Vincenzo Mastronardi, ha sostenuto che nel procedimento vi sono molte lacune che si augura possano essere oggetto di approfondimento in sede di dibattimento e portare all'assoluzione.
La vicenda ha inizio nell'agosto 2018 con una denuncia presentata dai genitori della minore: gli abusi si sarebbero verificati tra il 2015 e il 2016. I genitori nello loro denuncia presentata alla Squadra Mobile della Questura di Benevento, e in particolare ai componenti della sezione preposta a vagliare questo tipo di reati in danno di minori, hanno riferito le confidenze avute dalla figlia su quello strano rapporto che si era instaurato con lo zio. I fatti contestati all'uomo si sarebbero svolti nell'abitazione dell'imputato a Pietrelcina, dove l'uomo vive con la moglie.

La bambina, considerato che i genitori andavano a lavoro, veniva quotidianamente condotta nella casa degli zii. L'accusa sostiene che la minore veniva costretta a subire abusi sessuali dallo zio. In particolare, mentre dormiva nel letto matrimoniale, il 53enne le avrebbe palpeggiato il seno e le avrebbe toccato le parti intime. In altre occasioni, invece, si sarebbe strusciato su di lei e l'avrebbe baciata sulle labbra. I genitori, che nel procedimento si sono costituti parte civile, sono assistiti dall'avvocato Carmine Cavuoto.
La Squadra Mobile, ricevuta la denuncia, ha ascoltato la minore in presenza di un'assistente sociale, su indicazione del sostituto procuratore Marilia Capitanio, che ha condotto le indagini. La minore, in quella sede, ha confermato agli inquirenti ciò che aveva riferito in precedenza ai genitori. Ed era proprio Capitanio a chiedere il rinvio a giudizio dell'uomo e quindi a dar corso all'udienza di ieri mattina, nel corso della quale il sostituto procuratore Francesco Sansobrino ha chiesto che si procedesse al rinvio a giudizio dell'uomo ritenendo gli elementi raccolti sufficienti. Stessa richiesta da parte dell'avvocato di parte civile Cavuoto che, oltre a rinvio a giudizio, ha chiesto che venga fatto divieto all'uomo di avvinarsi sia alla ragazza, sia ai genitori e alla scuola frequentata dalla minore. I difensori dell'imputato hanno sostenuto che contro l'uomo vi sono solo le dichiarazioni rese dalla minore.
 

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