Prima la pace,
poi veleni sull'ospedale

Prima la pace, poi veleni sull'ospedale
di Vincenzo De Rosa
Venerdì 11 Marzo 2022, 07:31 - Ultimo agg. 21:41
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Un consiglio comunale che scivola via veloce, meno un'ora di discussione, ma che si chiude con una coda polemica dopo le convergenze trovate sui due punti iscritti all'ordine del giorno. La ferma condanna all'invasione dell'Ucraina e la solidarietà dell'assise al suo popolo; la rigenerazione urbana e la sanità locale i temi affrontati nel corso della seduta andata in scena ieri pomeriggio nella sala Cinema Italia di Sant'Agata de' Goti.

Tema, quello della sanità, affrontato in chiusura dei lavori con le comunicazioni del sindaco Salvatore Riccio. Ieri, nota a margine, ricorrevano i 12 anni dall'inaugurazione della struttura del «Sant'Alfonso Maria de' Liguori». Nel suo intervento il primo cittadino ha annunciato che dalla prossima settimana il presidio ospedaliero inizierà a erogare i servizi di Oncologia anche se in regime ambulatoriale. «Ho preso parte a una riunione a Napoli alla quale erano presenti il management del San Pio e del Pascale ha spiegato Riccio -.

Si sta lavorando a una convenzione tra le due strutture che consentirà di attivare presso il Sant'Alfonso il ciclo completo delle cure di tipo oncologico. Ma, intanto, già dalla prossima settimana il professore Paolo Ascierto sarà a Sant'Agata per le prime prestazioni a carattere ambulatoriale».

«Tutti vogliamo l'attivazione del decreto 41 perché garantirà servizi vitali le parole del sindaco ma intanto si stanno implementando, e su questo c'è l'impegno del direttore Volpe, i servizi Asl. C'è già stato il trasferimento della guardia medica da Sant'Agata all'ospedale. Adesso, dove era la guardia medica, sposteremo gli uffici comunali del Palazzo ex Banco di Napoli dove stanno per iniziare i lavori». Riccio che ha parlato anche della questione medico di base. «Quando, ad agosto, abbiamo avuto una crisi su Sant'Agata per le carenze - ha ricordato -, con altri sindaci abbiamo proposto la soluzione di distretti più piccoli. Questi distretti oggi sono in realtà e questo per noi è un valore aggiunto per i nostri cittadini perché qualora ci fossero nuove carenze, i cittadini dovrebbero spostarsi al massimo su Frasso Telesino o su Durazzano».

Dichiarazioni quelle del sindaco arrivate in chiusura di seduta, come comunicazioni, e quindi senza possibilità di replica e contraddittorio. Circostanza questa contestata dall'opposizione. «Se parlate di questi temi solo nelle comunicazioni il commento del consigliere Carmine Valentino -, visto che non sono ammessi interventi di replica, vi chiediamo quando sarà finalmente consentito all'opposizione di intervenite in consiglio su argomenti di tale importanza per la nostra comunità?».

Il consiglio si era aperto con il voto unanime alla mozione di «ferma condanna per l'invasione dell'Ucraina» e di vicinanza al suo popolo proposta dal gruppo di opposizione - a relazionare è stato Renato Lombardi - e condivisa anche dalla maggioranza. In aula le bandiere della Pace, dell'Ucraina e della Russia. Colori ucraini anche sulle spille distribuite dai consiglieri di minoranza. Approvata la mozione, in aula è arrivata la proposta da parte dello stesso consigliere Lombardi di devolvere i gettoni di presenza dell'intera consiliatura per aiuti umanitari agli ucraini per il tramite della Croce rossa. Proposta passata all'unanimità. A maggioranza assoluta è passato anche il secondo punto, presentato dall'assessore ai Lavori pubblici Valerio Viscusi sulla convenzione tra Sant'Agata, Bonea, Dugenta e Durazzano per presentare istanza di contributo per il fondo sulla rigenerazione urbana.

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