Sos rianimatori, l'ospedale Rummo ne chiede almeno quattro

Gli specializzandi non possono essere utilizzati senza tutor

L'ospedale Rummo
L'ospedale Rummo
di Luella De Ciampis
Martedì 14 Marzo 2023, 08:18
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Al Rummo si scorre la graduatoria per l'immissione in servizio di quattro dirigenti medici di Anestesia e rianimazione e si procede con la convenzione con il Pascale di Napoli, per 100 ore di prestazioni oncologiche da destinare al Sant'Alfonso Maria dei Liguori. Il 27 dicembre 2022, in seguito alla conclusione dell'iter concorsuale per Anestesia e rianimazione, è stata disposta l'immissione in servizio di sette anestesisti, non sufficienti a garantire le necessità dell'ospedale che ha chiesto agli organi regionali di poter procedere al reclutamento di ulteriori otto dirigenti medici. Per metà di loro si procederà con lo scorrimento dell'elenco dei vincitori di concorso ma per altri quattro si dovrà fare altrimenti. La graduatoria di merito è costituita da 37 unità ma, di queste, solo tre sono in possesso della specializzazione, mentre le restanti 34 rientrano nella categoria degli specializzandi.

Per questo, nella giornata di ieri, Carmen Di Maria, sostituto direttore di Anestesia e rianimazione, e Vincenzo Boniello, facente funzioni di Neuroanestesia e Neurorianimazione, hanno rappresentato la necessità di procedere, con la massima sollecitudine, ad attivare la procedura di mobilità al fine di reclutare almeno quattro specialisti per consentire i turni di guardia che non possono essere effettuati dagli specializzandi per i quali è previsto il tutoraggio costante da parte di personale specializzato ed esperto.

L'ostacolo da superare negli ultimi concorsi, attivati per diverse discipline, è proprio legato alla scarsa partecipazione degli specialisti e all'elevato numero di specializzandi dell'ultimo anno che rappresentano il futuro dell'azienda ospedaliera ma, fino a quando non conseguono la specializzazione, non hanno la necessaria autosufficienza per poter garantire i turni di guardia e le prestazioni più impegnative, senza la supervisione degli specialisti.

Intanto, è stata attivata la convenzione tra l'azienda ospedaliera e l'Irccs Pascale per garantire 100 ore mensili di prestazioni oncologiche nel presidio ospedaliero Sant'Alfonso Maria dei Liguori, da espletare in tre accessi settimanali o secondo le modalità e gli accordi che saranno stabiliti, in base alle esigenze. La convenzione che, per l'azienda ospedaliera, ha come responsabile il direttore dell'unità complessa di Oncologia, Antonio Grimaldi, consente di rendere funzionale un intero reparto al secondo piano del Sant'Alfonso, destinato all'unità skin cancer del Pascale nell'ottica di ridurre il gap tra richiesta e offerta ospedaliera e i tempi di attesa, rivalutando il territorio. Il reparto, diretto da Paolo Ascierto, ha lo scopo di collaborare con le altre strutture del territorio allo scopo di far rete e di consentire ai pazienti oncologici del Sannio, delle aree interne e delle regioni limitrofe di ricevere le terapie più efficaci, in ambienti dotati del massimo confort e di attrezzature medicali all'avanguardia, senza dover percorrere chilometri per sottoporsi i trattamenti di cui necessitano.

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Nel corso della fase sperimentale sono state effettuate, in media, 20 visite ambulatoriali e 15 interventi chirurgici nell'ambito di ogni seduta, eseguite dai medici del Pascale in collaborazione con gli oncologi del Rummo. È importante seguire un percorso in progress, riguardo all'approccio terapeutico nei confronti dei tumori, garantendo l'uso di nuove terapie e di diverse combinazioni di farmaci che, agendo sul sistema immunitario, funzionano in tumori diversi, garantendo un beneficio a lungo termine ai pazienti. Il vero scopo dell'oncologo medico deve essere quello di far vivere di più i propri pazienti, assicurando a ognuno di loro un beneficio a lungo termine e la migliore qualità di vita possibile, attivando percorsi diagnostico-terapeutici in grado di fornire un'assistenza adeguata e di limitare la "migrazione" sanitaria.
 

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