La disputa c'è, ma è solo sul piano legale. Benevento Calcio e Comune di Benevento sono di nuovo in disaccordo per il riconoscimento del credito vantato dalla società giallorossa in ordine ai lavori di adeguamento e manutenzione straordinaria allo stadio, sostenuti dal club giallorosso nel corso degli anni, a partire dal 2007. Viceversa, tra Oreste Vigorito e Clemente Mastella non c'è alcun conflitto al riguardo, tantomeno volontà di far polemica. Anzi, il 28 ottobre scorso, di giovedì, qualche ora prima della partita Crotone-Benevento, presidente e sindaco si sono anche incontrati presso la sede di via Santa Colomba. Una visita dai toni cordiali, durante la quale entrambi hanno concordato di rimettersi a quelle che saranno le determinazioni e le conclusioni cui arriveranno sul piano giuridico i tecnici e i legali che stanno esaminando la questione. Un primo tentativo di mediazione e di trovare un'intesa, fatto un po' di tempo fa, è finito con l'andare a vuoto per la disorganicità emersa tra le posizioni dei professionisti incaricati dalle parti. Considerato il mancato accordo, per il recupero delle somme, il Benevento, attraverso gli avvocati Reppucci e Rascio, ha notificato il 15 settembre, come atto dovuto, al Comune un decreto ingiuntivo in cui si intimava il pagamento di circa 3,5 milioni di euro a titolo di rimborso dei capitali sborsati per i lavori allo stadio. Di contro, il Comune, il 22 ottobre ha impugnato, attraverso il responsabile dell'avvocatura Vincenzo Catalano, la domanda del club, opponendosi di fatto al decreto, e contestato il mancato pagamento dei canoni concessori pregressi dal 2007 a oggi (280mila euro), delle utenze relative alle forniture di acqua, luce e gas (685mila euro), della Tari (241mila euro), più altri 110mila euro per i canoni della struttura in forza della convenzione stipulata a luglio 2020, per un totale di un milione e 290mila euro. Pertanto ha citato il Benevento all'udienza del 24 febbraio 2022 con giudice da designare per dirimere la controversia.
«È una questione di natura tecnica.
Sulla vicenda è intervenuta con una nota anche la minoranza a Palazzo Mosti, tramite il consigliere comunale del Pd Giovanni De Lorenzo secondo cui «la questione stadio è irrisolta da anni». «Già allora - scrive - come Pd evidenziammo la mancanza di chiarezza da parte dell'Amministrazione. Sono passati oltre quattro anni e siamo ancora allo stesso punto. Anzi peggio, considerato il procedimento giudiziario in essere per il quale attendiamo le decisioni del tribunale. È lecito, però, chiedersi se tale situazione potesse essere evitata, a prescindere dalla particolare contingenza storica legata alla pandemia che, inevitabilmente, ha limitato ogni azione, ma che non può diventare la giustificazione per temporeggiare e procrastinare qualsiasi decisione».