Settanta chilometri in due ore. È il tempo impiegato, in media, dal treno della linea Benevento-Napoli per raggiungere il capoluogo campano dal Sannio. Tempi di percorrenza che negli anni non sono migliorati. Il 10 luglio 1913, giorno dell'inaugurazione della tratta, da Benevento a Cancello i treni a vapore impiegavano un'ora e trenta per percorrere circa 48 chilometri. Eppure, la ferrovia «via valle Caudina», gestita da Eav dal 2012, attraversa i territori di ben quattro province (Avellino, Benevento, Caserta e Napoli) e rappresenta un fondamentale asse di collegamento per migliaia di cittadini delle aree interne. Per i pendolari raggiungere Napoli è sempre stata una odissea: i treni lenti, spesso soppressi o affollati, da decenni caratterizzano le trasferte di studenti e lavoratori.
Inoltre, da più di un anno i treni viaggiano a singhiozzo. Tutto è cominciato nel marzo 2020 quando, a causa di due deragliamenti avvenduti a distanza di poche settimane, la circolazione su ferro è stata bloccata e sostituita da un servizio bus, ancora oggi in vigore.
L'opera procede senza sosta e i vertici Eav hanno garantito che già da settembre riprenderà la circolazione con tempi di percorrenza ridotti di circa 15'. Notizia che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai pendolari che, continuamente, segnalano disagi denunciando «l'assenza delle istituzioni». «Abbiamo ha chiarito l'azienda - treni nuovi e investimenti in corso per 40 milioni per dotare la ferrovia del sistema di sicurezza necessario per poter effettuare il passaggio a Rfi». La svolta potrebbe arrivare proprio grazie a questi lavori, necessari per il passaggio della rete all'azienda del gruppo Fs. Questo rappresenterebbe il passo decisivo per un reale cambiamento che potrebbe realizzarsi a breve.