Tariffa rifiuti, rincari in bolletta:
aggravio di 15 euro a persona

Tariffa rifiuti, rincari in bolletta: aggravio di 15 euro a persona
Venerdì 28 Giugno 2019, 08:41 - Ultimo agg. 11:46
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In apparenza, l'aggravio potrebbe sembrare sopportabile, facile da assorbire e metabolizzare: 14,57 euro a persona una tantum, per il solo anno in corso. Anzi, il pagamento è reso più «comodo», poiché 10 euro vanno corrisposti per l'anno in corso, la parte dispari può anche slittare al 2020. In buona sostanza, una famiglia il cui nucleo è composto da 4 unità dovrà sborsare 58,28 euro in più. Cifra non esorbitante, ma se sommata alle già onerose tariffe vigenti fa ulteriormente schizzare la bolletta dei rifiuti e la stangata è bella e confezionata. In molti casi già predestinata a ulteriore lievitazione, causa l'aumento dei costi di conferimento, poiché, dopo l'incendio dello Stir di Casalduni e l'obbligato conferimento in altri impianti della Campania, ha già fatto impennare gli esborsi da parte dei Comuni, anzi, in alcuni casi, la contestatissima tariffa di euro 199,03 a tonnellata potrebbe essere addirittura rimpianta. Alla già gravosa situazione, i contribuenti dovranno aggiungere gli importi della tariffa determinata ieri dal presidente della Provincia, Antonio Di Maria.
 
«Un atto dovuto, reso tale dalla mole di costi fissi della Samte e dagli ingenti oneri connessi alla gestione delle discariche post mortem. Un'eredità pesantissima, con criticità celate per anni o, comunque, non affrontate adeguatamente, essendo mancate chiarezza e correttezza», rimarca Di Maria. «Basti dire che, a prescindere dalla funzionalità dello Stir, le tariffe determinate risultano essere insufficienti a garantire anche la sola copertura dei costi di gestione degli impianti e dei siti: la tariffa ante 23 agosto, ossia prima dell'incendio, sarebbe dovuta essere pari ad euro 271,80 per ogni tonnellata di rifiuti conferiti».

Il piano industriale approvato dall'assemblea Samte e ieri ratificato dal consiglio garantirebbe gli attuali livelli occupazionali ma soprattutto una drastica riduzione della tariffa, che potrebbe calare, secondo Di Maria, già dal 2020, a 173,69 euro per poi ridursi ancora negli anni successivi. Per l'anno in corso, però, dovendo coprire i costi fissi, è stata fissata in 14,57 la quota pro capite da versare. La «fascia azzurra», comunque, si è resa conto che i Comuni avranno difficoltà a farsene carico in un unico esercizio, pertanto autorizza la Samte a fatturare la quota parte di tale costo, 4,57 euro, a fine esercizio 2019, accordando un pagamento a 90 giorni dalla data della fattura, consentendo ai Comuni di prevederne la copertura per il 2020.

Ieri, delle criticità di gestione del ciclo dei rifiuti sul territorio provinciale, si è discusso pure nell'assemblea dei sindaci, prima che il consiglio approvasse il bilancio dell'ente e il piano industriale Samte (unanimità in entrambi i casi, astenuti in assemblea San Lupo e Telese, con Carofano che in consiglio ha confermato l'astensione espressa in assemblea). A fine mattinata, sulla scorta della richiesta del Comune di Benevento, in previsione dell'imminente fermo delle attività per manutenzione al termovalorizzatore di Acerra, Di Maria e Mastella si sono trovati d'accordo sulla necessità di avviare una conferenza di servizi con tutti i sindaci concordando per venerdì 12 luglio, alle 10, presso la Rocca dei Rettori, un'altra assemblea. Dopo che si era rivelata una tempesta in un bicchier d'acqua lo scontro dialettico tra Mastella e Di Maria: il sindaco aveva lasciato la Rocca scuro in volto, dopo una vivace discussione avuta con il presidente della Provincia in ordine alla assunzione di alcune nomine. Assieme ai 5 consiglieri eletti nelle liste mastelliane si erano fermati per un aggiornamento sulla crisi dei rifiuti e sulle drastiche misure da assumere, a partire dalla tariffa. All'improvviso, lo scontro che ha sorpreso tutti. Il gelo, però, è durato poco. Di Maria raggiungerà poi Mastella a palazzo Mosti per un rapido chiarimento, una stretta di mano e amici più di prima, con Renato Parente a far da testimone e paciere.
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