Vaccini non-stop, nel Sannio
superata quota cinquecento

Vaccini non-stop, nel Sannio superata quota cinquecento
di Luella De Ciampis
Sabato 2 Gennaio 2021, 16:23
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Come da protocollo, l'ospedale Rummo ha continuato con l'attività di somministrazione del vaccino Pfizer anche nella giornata di ieri, nel corso della quale sono state inoculate 200 dosi distribuite tra medici e infermieri. L'operazione, che si è conclusa intorno alle 17, continuerà a ritmi serrati fino a quando tutto il personale della cittadella ospedaliera non avrà raggiunto la totale copertura vaccinale (superata quota 500 tra ospedale e Asl). Alcuni medici del Rummo, tra cui la newentry Alessandro Rosa, radiologo vascolare interventista, appena immesso in servizio, hanno voluto rendere pubblico attraverso i social, il momento in cui si sono sottoposti al vaccino per aiutare tutti a non aver paura di vaccinarsi ma di temere il coronavirus, nemico comune da sconfiggere.


Invece, l'Asl, che aveva dato il via all'operazione giovedì 31 nell'ambulatorio di via Minghetti a Benevento, riprenderà stamattina sia in città che presso la struttura polifunzionale di Cerreto Sannita cui, dal 7 gennaio, si aggiungeranno, in modo graduale, le sedi distrettuali di Sant'Agata de' Goti, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del Sannio e Montesarchio. «È stata una giornata storica dice il direttore generale Gennaro Volpe - che aspettavamo da tanto e che abbiamo dedicato soprattutto ai vaccinatori dell'azienda sanitaria che sono veramente tanti e che, in gran parte, hanno aderito volontariamente a questa operazione e si sono offerti per espletare questo servizio». I primi a sottoporsi al vaccino in via Minghetti, sono stati, il medico Cristina Calandra e il presidente dell'Ordine degli infermieri Massimo Procaccini.


L'ITER
Intanto, dopo le prime 2340 dosi di vaccino Pfizer, nei prossimi giorni, saranno consegnate le restanti 5660 per completare l'operazione che prevede una seconda somministrazione a distanza di 21 giorni dalla prima.


LA POSIZIONE
L'appello a vaccinarsi arriva anche dal presidente dell'ordine dei Medici, Giovanni Ianniello. «Il vaccino è sicuro spiega e non è affatto vero che è stato fatto in fretta e furia perché era da anni che si lavorava su un vaccino contro i virus a Rna, della famiglia dei coronavirus. Ora hanno solo accelerato i tempi, sfrondandoli delle lungaggini burocratiche.

Dobbiamo vaccinarci tutti perché l'immunità di gregge è un obiettivo da raggiungere insieme, senza aspettare che siano gli altri a sottoporsi al vaccino. Invece, per noi sanitari è un obbligo soprattutto morale cui assolvere e, infatti, i pochissimi no-vax che sono tra noi, saranno perseguiti come previsto dal nostro codice deontologico. In questa fase, è importante non abbassare la guardia ma continuare a usare la mascherina e mantenere il distanziamento individuale, fino a quando non saremo completamente fuori da questo incubo, da cui usciremo definitivamente solo quando si raggiungerà una percentuale del 70/75% di vaccinati. Quelle messe in atto finora, sono misure precauzionali che funzionano perché quest'anno, fino a questo momento, siamo riusciti a evitare il diffondersi della sindrome influenzale, sia per una maggiore adesione alla campagna vaccinale che per l'uso delle mascherine e per il rispetto del distanziamento interpersonale».


IL SINDACO
Un monito, cui si aggiunge quello del sindaco Clemente Mastella nel messaggio di inizio anno alla comunità. «Un anno da affrontare da costruttori - dice, parafrasando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella da costruttori di pace, di solidarietà e del bene comune. L'anno sia di ricostruzione. La guerra col virus è ormai all'ultimo miglio e, in questa fase, guai a distrarsi, a sottovalutare il nemico mortale. Come i nostri genitori e i nostri nonni seppero, mattone dopo mattone, operare il miracolo italiano, anche a noi è dato in sorte il compito storico di ricostruttori. È un impegno e una mission che dobbiamo essere orgogliosi e all'altezza di portare a compimento. Tagliare il traguardo vittoriosi, dipende solo da noi».


IL REPORT
Sul fronte della pandemia, dopo una giornata di tregua, ieri si sono registrati altri due decessi al Rummo. Si tratta di due anziani di Benevento di 79 e 92 anni. Sono 174 le morti registrate dall'inizio della pandemia, 148 da agosto (115 i sanniti). Scendono a 51 i pazienti in degenza nell'area Covid anche per effetto di due guarigioni, mentre, si mantiene in equilibrio il numero dei ricoverati, in calo sensibile da circa 20 giorni. Il totale dei ricoveri è sceso ma i casi gravi sono più difficili da risolvere e richiedono tempi più lunghi di degenza. Sono 12 i positivi evidenziati ieri dall'Asl su 98 tamponi processati, mentre sono 31 i guariti. Nelle ultime 48 ore è salita leggermente la percentuale dei contagi nel Sannio che passa dal 7% dei giorni scorsi al 10% del 31 dicembre e al 12% di ieri. Una lieve impennata di positività ben lontana dal 36% del mese di novembre in cui la curva pandemica ha raggiunto il suo acme.

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