Verde e decoro, caccia agli «sponsor»

Le zone saranno affidate a operatori privati per almeno tre anni

Verde e decoro, caccia agli «sponsor»
di Gianluca Brignola
Sabato 29 Aprile 2023, 09:45
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Obiettivo decoro urbano e manutenzione del verde pubblico. È il senso della misura attraverso la quale, nei giorni scorsi, l'esecutivo cerretese ha licenziato la deliberazione relativa alla sponsorizzazione per la valorizzazione, l'abbellimento e la manutenzione delle aree verdi dislocate sul territorio comunale.

«Il provvedimento - si legge nel documento firmato dal sindaco Giovanni Parente - punta a ricercare operatori privati o in forma associata in ottica del miglioramento del verde pubblico e della successiva gestione e manutenzione per un periodo minimo di 3 anni e fino a un massimo di 5. I progetti proposti dovranno essere relativi ad arredo floreale da rinnovarsi nelle varie stagioni dell'anno. La sponsorizzazione non dovrà prevedere alcun impegno economico dell'ente. Riteniamo che attraverso tale iniziativa sarà possibile riappropriarsi in breve del patrimonio culturale da parte della collettività». La delibera apre anche alla possibilità di realizzare un «ecomuseo» e un «parco letterario».
Tra le aree oggetto delle possibili sponsorizzazioni, oltre a uno svariato numero di aiuole e giardinetti del centro, ci sono luoghi simbolo come piazza San Martino, i prati della Madonna delle Grazie e della Madonna della Libera, il ponte di Annibale, la zona della Leonessa, la Rocca di Monte Cigno, il laghetto, il rifugio e le sorgenti in località Parata, la cresta e le dorsali di Monte Coppe con i resti di «stazzi».

Una misura già adottata anche in altri centri del circondario allargato e in particolare nella cittadina termale, che contribuirà ad alimentare il dibattito, in particolare nel prossimo Consiglio convocato per il 4 maggio.

Assise che si preannuncia come un vero e proprio «rendez-vous» tra le due principali forze politiche e che presenterà tutti gli argomenti già al centro della discussione. Oltre all'approvazione delle aliquote di Imu, addizionale Irpef e della Tari relative all'esercizio 2023, ci sarà spazio anche per le due interrogazioni presentate, nei giorni scorsi, dall'opposizione di «Cerreto riparte» e preannunciate anche dal «Mattino»: la verifica della regolarità e della legittimità delle tariffe idriche relative al 2021 e la proposta di modifica dello stesso regolamento idrico comunale al fine di frazionare il pagamento delle bollette in 5 rate. Tra i punti in agenda, inoltre, l'interrogazione relativa all'installazione di nuovi impianti eolici nei territori limitrofi. Questione, quest'ultima, particolarmente calda in tutto l'areale e per la quale il 28 aprile sono scaduti i termini per la presentazione delle osservazioni concernenti la valutazione d'impatto ambientale, oggetto anche di un'ulteriore nota diramata nelle ultime ore dall'opposizione. «Abbiamo chiesto la convocazione di un Consiglio urgente - dicono i consiglieri Vincenzo Di Lauro, Vincenzo Borzaro, Giuseppe D'Agostino e Remo Meglio -. I nostri amministratori, invece di far fronte comune, hanno ben pensato di conferire un nuovo incarico a un tecnico proveniente da fuori per redigere delle osservazioni sul progetto. Altri mille euro buttati al vento».

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Ieri, tra l'altro, il fronte di «Cerreto Riparte» è intervenuto anche sul riassetto del 118: «Abbiamo presentato richiesta di Consiglio sulla questione relativa al piano dell'Asl che vedrebbe la non presenza dei medici sulle ambulanze e il riassetto complessivo del servizio 118 su scala provinciale. Chiediamo al sindaco Parente e ai suoi assessori e consiglieri, di sostenere questa battaglia».
 

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