Dove un tempo fu “Woobinda” ora è tutto Nove

Dove un tempo fu “Woobinda” ora è tutto Nove
Venerdì 10 Giugno 2016, 12:18
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Ormai leggendo i libri di narrativa italiana (ma anche molti saggi) viene da pensare a Dino Risi, che a proposito dell’ombelicalità del cinema – italiano – diceva: «ogni volta che guardo un film di Nanni Moretti mi viene sempre da pensare: scansati e fammi vedere il film». Ecco a leggere l’ultimo libro di Aldo Nove “Anteprima mondiale” (La nave di Teseo) si pensa uguale, dove un tempo fu “Woobinda” ora è tutto Nove, arrivando a sostituirsi al bagno schiuma “Pure & Vegetal” – motivo dell’assassinio dei due genitori dell’io narrante – che tanto scalpore fece venti anni fa. Nel passaggio da sguardo a prodotto, nella sostituzione del bagno schiuma con lo scrittore, c’è tutta la noia del libro che è venuto. Se prima Nove – autore di una pagina bellissima su Marta Russo, tra l’altro – guardava al mondo con stupore e restituiva l’esperienza e l’orrore conseguente che c’era dentro, con una scrittura allegra, di un ragazzo curioso; ora, invece, guarda con noia e racconta con cupezza, quella conforme di un uomo adulto. Il risultato è che leggerlo equivale a veder asciugare la pittura su un muro. 
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