A lezione di umanità con il mitico «Tato»

Al liceo Giannone l'impegno contro tutte le dipendenze

L'ex cestista Tato Lopez
L'ex cestista Tato Lopez
di Candida Berni Canani
Venerdì 3 Febbraio 2023, 08:13
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Prima la curiosità di incontrare un ex cestista della Juvecaserta, un campione olimpico con la nazionale di basket uruguaiana di cui avevano solo sentito parlare; poi è subentrato l'interesse degli studenti del liceo «Pietro Giannone» di Caserta. Le parole di Tato Lopez hanno sortito l'effetto di una calamita, catturando la totale attenzione delle ragazze e dei ragazzi, di età compresa fra i 14 e i 18 anni. L'argomento dell'incontro promosso dall'istituto, retto dalla dirigente scolastica Marina Campanile e organizzato d'intesa con la Juvecaserta del patron Francesco Farinaro, non era dei più semplici da seguire.

Tato Lopez, attualmente affermato scrittore, ha parlato nell'aula magna del liceo Giannone di prevenzione e dipendenze e di quanto queste ultime scaturiscano da una società sempre più volta al consumismo. Quando è suonata la campanella che segnalava la fine delle lezioni, è stato difficile sottrarre Tato Lopez dall'interesse degli studenti che pure nel corso dell'incontro avevano formulato domande all'ex giocatore di basket della Juvecaserta, per meglio comprendere alcuni aspetti della tematica trattata.
L'incontro è stato introdotto dalla dirigente Marina Campanile che prima di tutto ha ricordato come il liceo abbia tenuto a battesimo la Juvecaserta sul campo esterno in terra battuta, dove tutt'ora gli studenti trascorrono alcune ore di attività di scienze motorie con i loro insegnanti, unitamente alla palestra annessa che nelle ore extra-scolastiche ospita i cestisti del futuro dell'attuale società bianconera.

Presenti all'incontro anche Franco Marcelletti e Gianfranco Maggiò, rispettivamente allenatore e presidente dello storico scudetto della Juvecaserta, i quali hanno invece tracciato le qualità umane e morali di Tato Lopez. Poi si è entrati nel vivo della tematica. «La dipendenza ha affermato tra l'altro Lopez è una malattia perché sconvolge il benessere fisico, mentale ed emotivo della persona che ne soffre. L'aspetto fisico di questa malattia è la compulsione: le compulsioni del tossicodipendente». Nel suo intenso discorso, Tato Lopez non ha mancato di sottolineare come «l'aspetto mentale di questa malattia è l'ossessione che provoca un flusso costante di pensieri in relazione al tuo oggetto di dipendenza», precisando che le varie forme di dipendenza non sono soltanto un problema che investe i giovani, ma anche le persone adulte.

Non sempre si ha consapevolezza di questi processi per cui, nella sua esperienza in questo campo, valuta importante il coinvolgimento della famiglia.

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Tato Lopez ha svolto nel suo Paese natio una lunga ricerca sulle problematiche connesse a questo tipo di «malattia che è involontaria, progressiva, cronica e mortale». L'ex cestista ha spiegato che l'interesse verso questi temi così diffusi in tutto il mondo è scaturito quando, dopo aver terminato la sua attività agonistica, si è accorto che alcuni amici d'infanzia e anche parenti erano rimasti vittima di dipendenze, che non sono solo quelle legate all'uso di sostanze stupefacenti, ma investono tutto il mondo attuale basato appunto sul consumismo. Infatti ci sono le dipendenze dal gioco, disturbi dell'alimentazione, shopping compulsivo, estremo uso di smartphone, internet, videogiochi che isolano invece di creare i presupposti per una sana socializzazione. Ciò che invece fa lo sport. Tato Lopez ha quindi fatto dono di alcuni suoi libri che andranno ad arricchire la biblioteca del liceo Giannone.
Invece oggi, venerdì 3 febbraio, lo scrittore uruguaiano interverrà insieme al cestista Klaudio Ndoja, attualmente in forza alla Ble Decò Juvecaserta, ad un evento in programma alle ore 11 nell'aula magna del liceo «Manzoni». «Next generation tra passato e futuro - Sport e passione oltre ogni immaginabile limite» è il titolo. Dopo i saluti della dirigente scolastica Adele Vairo e del patron della Juvecaserta Francesco Farinaro, prenderanno la parole i due relatori. Modera il giornalista sportivo Alessandro Aita.
 

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