Abusi edìli nel rione 167, sindaco e vice firmano petizione contro abbattimenti

Iniziativa a Parco Primavera

Abusi edìli nel rione 167, sindaco e vice firmano petizione contro abbattimenti
Abusi edìli nel rione 167, sindaco e vice firmano petizione contro abbattimenti
di Franco Agrippa
Lunedì 16 Ottobre 2023, 08:47
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Quando qualche settimana fa si parlava di prove di dialogo tra maggioranza e opposizione, soprattutto grazie al sindaco Antonio Trombetta, non si sbagliava.
Un'ulteriore prova della distensione dei rapporti tra le due fazioni c'è stata ieri, quando il primo cittadino si è recato al Parco Primavera, in zona 167 per sostenere e sottoscrivere la petizione promossa da Sinistra e Cambiamento, lista candidata in opposizione alla coalizione civica e di centrodestra di Trombetta, per chiedere la sospensione ad horas della procedura avviata dall'Acer, l'azienda regionale che gestisce gli alloggi pubblici, per l'abbattimento delle verande e dei gazebo realizzati dagli inquilini degli alloggi della 167.

«Bella e sentita prova di partecipazione al Parco Primavera - ha detto il sindaco - dove mi sono recato per sottoscrivere, insieme al vicesindaco Pasquale Salzillo, la petizione popolare promossa dal movimento civico Sinistra e Cambiamento, rappresentato in consiglio dalla consigliera comunale Iole Giuliano, per chiedere la sospensione degli abbattimenti delle verande e dei gazebo abusivi.

Si tratta di piccoli abusi, realizzati per ragioni di necessità che potrebbero essere sanati presto con le nuove misure oggetto di studio da parte del governo, evitando inutili e dispendiosi lavori».

L'Acer notificò alle famiglie, che risiedono nelle case popolari, la diffida di rimuovere entro 30 giorni le opere abusive che avrebbero realizzato, con l'eventuale rischio, in caso di mancato adempimento, di perdere il diritto ad abitare nelle stesse.

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«Ho già espresso il mio pensiero - ha continuato il sindaco - proponendo anche l'istituzione di una commissione speciale itinerante per individuare le criticità che vivono questi quartieri e mettere di fronte alle proprie responsabilità, in un tavolo già chiesto ufficialmente, l'Acer, al momento sicuramente inadempiente, visto lo stato in cui versano queste aree, soprattutto rispetto alla manutenzione del verde, delle strade, degli impianti di illuminazione e degli edifici. Le battaglie a difesa del territorio di Marcianise e dei marcianisani devono essere condotte sempre insieme, perché il bene comune non può avere colore politico. È dovere della classe dirigente tutta - ha concluso il primo cittadino - assumere con responsabilità la guida di questi processi, rispettando e onorando anche così il mandato di rappresentanza dei bisogni che ci è stato affidato dai nostri concittadini, senza sterili divisioni».
 

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