Movida selvaggia schiamazzi e degrado: multati altri sei locali

Sanzioni per inquinamento acustico e occupazione abusiva del suolo pubblico

Ancora caos movida
Ancora caos movida
di Daniela Volpecina
Lunedì 16 Ottobre 2023, 08:40 - Ultimo agg. 13:06
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Movida selvaggia, prosegue l'azione di contrasto delle forze dell'ordine. Sabato sera la Polizia municipale ha sanzionato ben sei locali del centro storico per violazioni amministrative. Nel dettaglio un'attività in via Cesare Battisti è stata multata per occupazione di suolo non autorizzata mentre altre cinque, distribuite tra via Ferrante e via Mazzocchi, diffondevano musica ben oltre l'orario consentito dalle ordinanze sindacali che fissano il limite all'una.

Una prima ondata di contravvenzioni, per un totale di circa 6mila euro, aveva investito i locali del centro storico già nella serata di venerdì per effetto di una operazione interforze eseguita da Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e personale del dipartimento di prevenzione dell'Asl che aveva portato anche alla chiusura di una kebabberia per gravi carenze igienico-sanitarie. I servizi di accertamento e le ispezioni proseguiranno anche nei prossimi week-end, stando a quanto stabilito in occasione dell'ultimo Tavolo di osservazione sulla sicurezza urbana che si è insediato in Prefettura. E così come annunciato anche dalla stessa amministrazione comunale a settembre.

«Stiamo programmando sopralluoghi a tappeto per verificare il rispetto delle regole legate alla somministrazione e all'occupazione di suolo pubblico», questo infatti ciò che aveva dichiarato all'epoca il vice sindaco Emiliano Casale, che anche ieri ha confermato la volontà di proseguire lungo questa direttrice.

I controlli e le sanzioni, uniti ai pattugliamenti, avrebbero sortito un primo effetto su via Vico e piazza Correra dove, nella serata di sabato, i residenti hanno riscontrato effettivamente meno disagi del solito, con una affluenza sensibilmente ridotta rispetto ai weekend precedenti e decibel decisamente più bassi. Forse anche per la presenza di due gazzelle dei carabinieri che hanno funto da deterrente.

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Non si può dire lo stesso per altre aree del centro dove invece i cittadini continuano a lamentare un disturbo diffuso della quiete pubblica con schiamazzi notturni e musica molto alta fino alle tre e precarie condizioni igienico-sanitarie dovute, queste ultime, al mancato rispetto del conferimento dei rifiuti da parte dei gestori dei locali e allo scarso senso civico degli avventori che abbandonano in strada resti di cibo, bevande e bottiglie, cannucce, cartacce e cicche di sigarette.

«Alcuni esercenti si legge in una nota diramata dal comitato dei residenti già da tempo segnalati a chi di dovere, continuano ad esercitare la loro attività senza alcun rispetto delle regole, in particolare quelle relative all'inquinamento acustico, alla vendita di alcool ai minori e alla gestione dell'immondizia. Su corso Trieste in particolare non è raro vedere bidoni puzzolenti e mucchietti di rifiuti lasciati davanti ai locali per giorni interi con buona pace dei condomini e di chi si avventura in questa strada per una passeggiata».
Nelle ultime ore il comitato per la vivibilità cittadina, che raggruppa centinaia di residenti distribuiti tra via Ferrante, via Maielli, via Mazzocchi, largo Sant'Agostino, piazza Dante, corso Trieste, largo Sant'Elena, piazza Gramsci, via Roma, via Gasparri, via Mazzini, via Vico e piazza Correra, ha preannunciato una serie di esposti alle autorità competenti per denunciare i disagi subiti fino ad ora, principalmente nei fine settimana, ed è tornato a chiedere anche un'audizione con il questore affinché possa conoscere in modo dettagliato la vicenda che accomuna tante famiglie e ascoltare le loro richieste e proposte.

«Siamo chiaramente a favore di multe e controlli fa notare la presidente del comitato, Rosy Di Costanzo a condizione che siano continui e costanti altrimenti non subiranno alcun effetto e in queste strade continuerà a regnare l'anarchia accompagnata dalla sensazione che chiunque può fare ciò che vuole».
Infine un appello al Comune - a emanare ordinanze sindacali più stringenti sulla diffusione della musica per contrastare lo sforamento dei decibel - e alla Soprintendenza a monitorare vicoli e stradine alla vigilia dell'apertura di nuovi locali i cui titolari stanno tinteggiando le pareti dei palazzi, nei quali insistono le attività commerciali, con colori e forme geometriche assolutamente non in linea con gli edifici storici, e peraltro sottoposti a vincolo, dell'area situata a pochi metri dalla Reggia vanvitelliana.
 

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