Alberghi, boom di prenotazioni «Ma nodi parcheggi e itinerari»

Ponti festivi del 25 aprile e primo maggio: raddoppiate le presenze rispetto al 2022

La fila all'ingresso della Reggia
La fila all'ingresso della Reggia
di Lidia Luberto
Martedì 18 Aprile 2023, 08:49
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Una stagione turistica che è già ai livelli pre-Covid, quella che si sta vivendo a Caserta e di cui si discuterà domani al Comune al tavolo per il turismo. Un trend, per la verità, in linea con quanto sta accadendo a Napoli e in tutta la Campania. «Raddoppiate le presenze rispetto al 2022 e registrato il 15% in più rispetto al 2019», dicono i rappresentanti degli albergatori. «Siamo al completo fino a dopo il primo maggio», dice, infatti, Sebastiano Simone, titolare dell'Hotel dei Cavalieri. «In questo periodo abbiamo il pienone, soprattutto, di famiglie. La Reggia attira sempre di più, per le altre bellezze della città cerchiamo noi di dare adeguate informazioni. Per la verità le cose vanno bene anche nei giorni non festivi, grazie a un grosso movimento business determinato dalle molte aziende che operano sul territorio casertano. Ma, ed è un fenomeno che stiamo registrando da alcuni mesi, tira molto anche l'industria cinematografica. Da un po' di tempo, infatti, Caserta e la sua provincia, e non solo la Reggia, sempre più spesso vengono scelti come set per film e serie televisive, anche per grosse produzioni internazionali. In questi giorni, infatti, abbiamo diverse camere occupate da tantissimi addetti impegnati in una di queste importanti produzioni. La Campania sembra essere davvero diventata, da qualche tempo, uno dei territori preferiti per l'industria del cinema».

E, poi, secondo Simone, un altro settore che va bene è quello del food: «Mi è addirittura capitato che abbia chiamato qualche cliente per accertarsi che ci fossero camere disponibili, ma, poi, ha confermato la prenotazione solo dopo aver bloccato un tavolo in una delle famose pizzerie della città».

Inoltre, la clientela non sembra affatto delusa da Caserta. Anzi. «Forse - conclude Simone - sarà per la nostra posizione centrale, ma, in genere, ci capita di raccogliere pareri favorevoli dai nostri ospiti. Apprezzano Caserta perché la trovano "a misura d'uomo". D'altra parte, per la stragrande maggioranza dei clienti la nostra città non è un ripiego. Insomma, non vengono qui perché non trovano disponibilità a Napoli, ma perché è proprio qui che vogliono stare».

Anche Daniele Garofalo, responsabile dell'Hotel Royal, al centro città, del Grand Hotel Vanvitelli e del Novotel, sul viale Carlo III, osserva la stessa tendenza largamente positiva. «Credo che a fine anno avremo superato anche la già ottima stagione turistica del 2019. Siamo già partiti bene con la Pasqua, e, ora, anzi, per quanto ci riguarda, i ponti del 25 aprile e dell'1 maggio sono ancora più affollati: è già, infatti, tutto esaurito. Ovviamente, un po' ci aiuta Napoli, con il boom che sta facendo registrare, ma ci sono anche tante persone che vengono proprio per la Reggia. Per tutto quello che c'è da vedere, oltre il monumento vanvitelliano, cerchiamo di informarli noi». Anche nei tre alberghi curati da Garofalo sono molto soddisfacenti gli arrivi legati al settore degli affari e, da qualche tempo, quelli che fanno riferimento alle produzioni cinematografiche. «Caserta, la sua Reggia, ma anche il territorio circostante sembrano essere diventati un set a cielo aperto, una sorta di "Cinecittà diffusa", una opportunità da non sottovalutare».

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Ovviamente non mancano le criticità. «Purtroppo quello che ci penalizza, soprattutto al Royal, è la mancanza di parcheggi. Un vero disastro, si sta parlando almeno da un anno di riaprire il "Pollio", ma non se ne vede la fine, mentre quello interrato di piazza Carlo di Borbone, ha degli orari spesso incompatibili con le esigenze dei turisti. Meno male che c'è chi non disdegna il treno per raggiungere la città, ma anche per spostarsi su Napoli e le altre località turistiche della Regione». Anche i B&b sono al completo. «Una grande risposta. La nostra struttura è piena fino all'1 maggio», dice Annamaria Pezone, titolare dell'Artistic Charme House. «Peraltro - sottolinea - sto riscontrando un cambiamento di abitudini molto favorevole: difficilmente i miei ospiti restano meno di due notti. Un modo per vivere la città, che, però, dovrebbe fare qualcosa in più per essere accogliente e attrattiva, soprattutto migliorando i servizi. Domenica sera, ad esempio, alcuni miei ospiti non riuscivano a trovare un ristorante aperto. Menomale che ci sono sempre le pizzerie. E, poi, manca una efficace promozione turistica. Una carenza alla quale cerchiamo di sopperire noi con i nostri canali, il nostro sito e anche, perché no, intrattenendoci con i nostri clienti e raccontando loro " de visu" un po' della nostra storia».
 

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