Al via il recupero dei quattro parchi urbani cittadini. È stato, infatti, sottoscritto il contratto con la ditta che si occuperà di riportare a nuova luce le quattro aree verdi cittadine, alcune delle quali chiuse da anni. A darne notizia sono il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Marco Villano e la sua collega di esecutivo con delega all'Ambiente Elena Caterino. «Si tratta - ha dichiarato il numero due della giunta guidata dal sindaco Alfonso Golia - di un'opera complessiva di riqualificazione con una spesa prevista di 450mila euro. Verranno realizzate anche aree dedicate ai bambini e tematiche, soprattutto sportive. È importante avere luoghi di aggregazione aperti. Il covid ci ha insegnato l'importanza degli spazi e proviamo a valorizzare quelli che abbiamo e crearne altri nuovi».
La riqualificazione avrà inizio dal Parco dedicato a Valerio Taglione, ubicato in una zona a confine con il Comune di Cesa per poi continuare con il Parco intitolato al Maestro Antonio Balsamo, virtuoso del sassofono, e, a seguire, il Parco Ninì Grassia, il regista aversano scopritore di talenti, tra cui Nino D'Angelo, in via Atellana e, infine, il Parco Pozzi ubicato in pieno centro cittadino, in quello che è stato il campo che aveva ospitato i profughi dell'Istria, della Libia e dell'Etiopia.
Insomma, una città verde e fiorita.
«L'Amministrazione comunale - ha dichiarato Villano - intende attivare, con ogni strumento a disposizione, ogni forma di finanziamento rivolto agli interventi relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o rigenerazione urbana, volti alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. Da qui la scelta di destinare la somma di 450mila euro per l'intervento di riqualificazione delle aree di parchi e giardini (Pozzi, Balsamo, Grassia, Taglione)».
Insomma, secondo Caterino e Villano, l'esperienza dei mesi scorsi dovrebbe rappresentare solo un brutto ricordo. Non a caso, lo stesso Parco Pozzi, dopo una chiusura di un mese resasi necessaria, lo scorso anno, per la cura dei lecci secolari con l'intervento di un agronomo e operai specializzati, dopo un'apertura parziale, aveva riaperto totalmente. A complicare il tutto rimane, però, il problema della gestione di questi parchi alcuni dei quali, come il Grassia e il Balsamo, sono stati, praticamente, più chiusi che aperti da quando furono inaugurati nell'era del sindaco Mimmo Ciaramella, proprio per carenza di personale che potesse garantirne una fruizione decente. A vuoto sono andate, con la precedente e l'attuale amministrazione, anche alcune gare per le condizioni capestro richieste a chi si fosse aggiudicata la gestione. Questa volta l'amministrazione Golia sta cercando di non registrare un nuovo flop. Di ufficiale, come evidenziato dagli esponenti della giunta Golia, non vi è ancora nulla, ma l'orientamento dovrebbe essere quello di affidare le quattro aree verdi cittadine in gestione in cambio della manutenzione e della guardiania.