Belvedere di San Leucio, disagi e accuse
per una troupe giapponese a Caserta

Belvedere di San Leucio, disagi e accuse per una troupe giapponese a Caserta
di Nadia Verdile
Mercoledì 24 Agosto 2022, 10:00
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In questi giorni è al Belvedere di San Leucio la troupe giapponese della Tbs Sparkle di Tokyo per il programma «Visita ai luoghi patrimonio Unesco nel mondo».

Ieri è montata una polemica dura, a suon di note stampa, tra il consigliere di minoranza, Pasquale Napoletano, la direzione del Belvedere e l'amministrazione comunale. Le ragioni dello scontro i disagi riscontrati dalla troupe, secondo Napoletano, per accedere al sito borbonico, a cui hanno fatto da contraltare le smentite della direzione e del comune. Andiamo per ordine. «Fa veramente arrabbiare - dichiara Napoletano - quanto accaduto l'altro ieri. La troupe di una tv giapponese aveva concordato un sopralluogo per effettuare alcune riprese al Belvedere di San Leucio, nell'ambito di un servizio sui siti Unesco di tutto il mondo. I componenti della troupe sono stati costretti ad attendere a lungo, mi dicono dalle 8 alle 10, l'apertura dei cancelli, perché qualcuno si era dimenticato colpevolmente di loro e che c'era stato anche un difetto di comunicazione».

In sintesi sembrerebbe che la troupe sia rimasta fuori i cancelli ad attendere per lungo tempo e che il numero esiguo di dipendenti abbia peggiorato le cose. «Le cose non sono andate affatto come dichiara il consigliere Pasquale Napoletano - dice la direttrice Ezia Cioffi - L'altra mattina, la signora Paola Bruno che accompagna la troupe e che ha preso con noi i contatti, ha chiamato in biglietteria verso le 9. Immediatamente il collega è uscito fuori ad accoglierli, loro stavano arrivando in quel preciso istante. È stata data loro anche l'autorizzazione a fare entrare il Van per lo scarico delle attrezzature. Mentre gli operatori si organizzavano Paola Bruno e il regista giapponese hanno fatto un primo sopralluogo all'acquedotto.

Nel frattempo è arrivato l'assessore Battarra per un saluto. Come da copione hanno ripreso quanto programmato, noi abbiamo impegnato una ragazza del servizio civile che si è prestata a vestire i panni di una tessitrice intenta al suo lavoro al terzo telaio». 

Le riprese però non sono state ultimate perché ci sono stati problemi con un torcitoio. «Lo abbiamo risolto continua la direttrice - con l'aiuto di Nasta. Abbiamo avvisato del ripristino del torcitoio e concordato un nuovo appuntamento per venerdì. Questo è quello che è avvenuto e io sono stanca di queste strumentalizzazioni politiche che sono attacchi infondati».

Dal 1997 la Real Colonia di San Leucio è parte integrante del sito Unesco della città insieme alla Reggia e all'acquedotto carolino. Spesso al centro di polemiche, il real sito attende da anni una politica seria di rilancio e interventi di restauro e ogni occasione che ne possa promuovere la conoscenza va sollecitata e sostenuta. Da un anno si attende che venga messa la firma dal notaio per la nascita della Fondazione che dovrebbe gestirlo ma qualcosa o qualcuno impedisce che questo accada. 

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Alla denuncia di Napoletano risponde anche l'assessore alla cultura della città, Enzo Battarra: «Quella del consigliere di opposizione è proprio una fake news. Peccato per lui che di questi tempi la tecnologia permette di sconfessare le bugie. Certo, mi fa anche piacere che i consiglieri di opposizione, pur di tentare di criticare l'amministrazione, debbano ricorrere a espedienti così puerili. Significa che non hanno proprio niente altro da raccontare. C'è una foto scattata alle 9.52 con me insieme alla troupe nel giardino del Belvedere. La realtà dei fatti è che la troupe è arrivata poco prima delle 9 davanti al cancello del Belvedere, che era doverosamente chiuso perché a quell'ora il museo non è ancora aperto al pubblico. La troupe ha contatto gli uffici del Belvedere e il dipendente Michele Rivetti, che voglio lodare per il suo comportamento e l'abnegazione dimostrata, è immediatamente andato ad accogliere la troupe, facilitando il parcheggio e lo scarico delle attrezzature, accompagnandoli per ore e ore, senza mai perderli di vista». 

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