Clan dei Casalesi, condannati tre figli del boss Bidognetti

Assolte le nipoti della collaboratrice di giustizia Anna Carrino, ex consorte del capoclan

Katia Bidognetti
Katia Bidognetti
Marilu Mustodi Marilù Musto
Sabato 23 Dicembre 2023, 08:24 - Ultimo agg. 22:09
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Di generazione in generazione. Condannate le figlie del boss Francesco Bidognetti detto "Cicciotto e mezzanotte", Katia e Teresa. Non solo. La sentenza pronunciata dal giudice Nicoletta Campanaro di Napoli ha corroborato una ipotesi investigativa mettendo nero su bianco una circostanza: l'ultimo figlio del capoclan, Gianluca, (figlio anche della collaboratrice di giustizia Anna Carrino) usava il telefono cellulare in carcere per impartire ordini alla famiglia all'esterno. È questa la camorra connection della new generation. L'altra faccia della sentenza è un'altra circostanza: se i figli del ras sono stati condannati, sono state invece assolte le nipoti di Anna Carrino: Emiliana e Francesca Carrino, quest'ultima colpita da un proiettile del killer Giuseppe Setola nel 2008 per "dare una lezione" alla zia che aveva appena scelto la strada della collaborazione con la giustizia. Assolta anche Annalisa Carrano.

Al di là delle storie di famiglie mafiose, ieri è stata emessa una pena pesantissima anche per il referente del gruppo Schiavone, Giovanni Della Corte.

Stessa sorte per Francesco Bianco, l'uomo dei Casalesi sorpreso a organizzare delle riunioni con il cartello criminale dei Mallardo di Giugliano (in compagnia, per la Procura, di Nicola Garofalo "Badoglio" e Francesco Barbato). Questo dimostra quanto il clan sia stato ancora vivo e vegeto nell'agro aversano.

Il bilancio della sentenza (al termine di un giudizio in abbreviato), è di 180 anni di carcere per 28 imputati, 111mila euro di multa e tre assoluzioni. Trentadue gli imputati iniziali. Condannato, dunque, il giovane Gianluca Bidognetti a 12 anni di carcere, Sergio Kader a 11 anni di carcere, 12 anni per Nicola Garofalo, Giosuè Fioretto condannato a 11 anni, Giacomo D'Aniello a 5 anni e quattro mesi, 5 anni per Giovanni e Antonio Stabile, Vito D'Angelo condannato a 4 anni, Federico Barrino a 8 anni, Agostino Fabozzo a 8 anni, Marco Alfiero a 5 anni, 8 anni a Francesco Cerullo, Katia e Teresa Bidognetti (le due figlie) condannate a 4 anni, Francesco Bianco a 10 anni e Carlo D'Angiolella a 4 anni. A quest'ultimo era stato contestato il reato di associazione mafiosa dopo il pentimento di Vincenzo D'Angelo (genero del capoclan), ma l'avvocato difensore Carlo De Stavola si è battuto per dimostrare che l'accusa non era corroborata da prove. Così, ha intascato una pena solo per la ricettazione del denaro.

Condannato anche Onorato Falco e Clemente Tesone a 5 anni. E poi, 13 anni di carcere sono stati inflitti a Della Corte, alias Cucchione; 10 anni di carcere per Franco Bianco, alias Mussulin; Salvatore De Falco è stato condannato a 5 anni di reclusione, e 9 anni e 6 mesi di reclusione sono stati inflitti a Giuseppe Granata e Vincenzo Di Caterino, Felice Di Lorenzo condannato a 4 anni, Francesco Sagliano a 7 anni e 8 mesi, Francesco Barbato e Luigi Mandato condannati a 4 anni e 5 anni e 4 mesi di reclusione sono stati inflitti a Salvatore De Falco. Agli indagati, oltre al reato associativo, sono state contestate le estorsioni agli imprenditori, il traffico e il controllo dello spaccio di droga.

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Durante i tre anni di indagini, è stata accertata l'operatività delle due fazioni del clan dei Casalesi - cartello Schiavone in primis - per controllare il territorio e il reperimento di somme di denaro indispensabili per il sostentamento del gruppo. E così, è finito nella sentenza la circostanza secondo cui Gianluca Nanà Bidognetti, detenuto, avrebbe utilizzato telefoni cellulari illegalmente introdotti in cella - e rinvenuti con l'ausilio di personale del nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria - impartendo ordini eseguiti da sodali liberi, arrivando a organizzare un presunto omicidio di un affiliato. Nel collegio difensivo sono stati impegnati, tra gli altri, gli avvocati Carlo De Stavola, Vincenzo Di Vaio, Ferdinando Letizia, Giuseppe Stellato, Patrizio Della Volpe, Fabio Della Corte, Domenico Dello Iacono, Giovanni Cantelli, Angelo Raucci, Pasquale Diana, Generoso Grasso, Carmine D'Aniello, Michele Basile, Domenico Della Gatta, Giuseppe Guadagno, Mario Griffo, Enrico Iascone Maglieri. 

 

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