Le forze dell'ordine sono al lavoro nel tentativo di identificare i protagonisti delle tre risse che si sono verificate nel centro di Caserta nella notte tra sabato e domenica.
Lavoro non facile quello portato avanti dagli agenti della Questura che hanno avviato delle verifiche sull'accaduto segnalato dal consigliere comunale Paolo Santonastaso, dal comitato vivibilità cittadina e dalla stampa.
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Per ora si stanno raccogliendo gli elementi sugli scontri registrati a corso Giannone, poco dopo la mezzanotte, e in via Ferrante e via Mazzocchi dove gli scontri tra i giovanissimi si sono avuti a notte fonda, dopo le 3 quando le forze dell'ordine impegnate nei presidi territoriali coordinati dalla Prefettura si erano già ritirate.
Scontri tra bande e pestaggi che richiedono un aumento degli sforzi collettivi per garantire la tranquillità degli utenti che vogliono godersi una serata di svago in città e che sono costretti a subire l'invadenza di presenze più indisciplinate pronte a fronteggiarsi per i motivi più futili. L'obiettivo delle forze dell'ordine è quello di identificare i giovani coinvolti negli scontri, missione resa non semplice dall'assenza di telecamere di videosorveglianza che si confermano essere uno strumento dissuasivo fondamentale. Dall'altro lato c'è l'azione amministrativa che deve essere intrapresa dalla Polizia Locale e dal settore Attività Produttive.
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Le criticità
Dai video registrati dai residenti risulta che ci sono attività dedite alla somministrazione di cibo e bevande aperti oltre l'orario di chiusura previsto dal regolamento di Polizia Urbana. Uno di questi, in via Ferrante, era già stato chiuso poche settimane fa dalla Polizia Locale ed ora a tornare a chiedere nuovi controlli è il consigliere Donato Aspromonte (Lega) pronto a presentare il caso, già oggi, in commissione Attività Produttive.
«È chiaro che non si può consentire che il centro storico sia terra di nessuno. Se ci sono delle regole, vanno rispettate anche perché l'apertura prolungata dei locali contribuisce ad aumentare le occasioni di consumo di alcolici per i giovani e, di conseguenza, gli episodi di violenza sconsiderati. Si intervenga con rapidità per porre fine a questa situazione e - conclude l'esponente della minoranza - si faccia capire a tutti che non sarà garantita alcuna tolleranza».
Due le esigenze emerse dopo l'ultimo week end che sembrano essere condivise sia dalla politica, dai residenti e dagli esercenti. La prima è quella di garantire una presenza prolungata delle forze dell'ordine nelle strade del centro oltre la mezzanotte. Obiettivo, quest'ultimo, raggiungibile solo con il rafforzamento degli organici che può essere garantito solo da una azione decisa del Governo nazionale. La seconda è quella di estendere la copertura della videosorveglianza anche alle strade della "Santella".
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Opzione, questa, a cui si dice pronto a lavorare anche l'assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale Antonio Sessa: «Può essere una soluzione, verificheremo la presenza di via Ferrante e via Mazzocchi nell'elenco delle strade dove dovranno essere installati gli impianti e cercheremo senz'altro di dare una risposta alle richieste di residenti e commercianti». Sulla capacità dissuasoria degli occhi elettronici concorda anche Giuseppe Russo di Fipe-Confcommercio: «Nella "Santella" c'è una elevata concentrazione di locali e, di conseguenza, un numero enorme di presenze nelle strade. La clientela va educata e noi siamo dalla parte della legalità e per il rispetto delle regole. Le telecamere, se non possono impedire gli episodi di violenza, possono essere certamente uno strumento utile a dissuadere e rintracciare gli autori di risse quando queste si verificano soprattutto adesso che si sta avvicinando la stagione primaverile e le presenze sono destinate ad aumentare».