La commissione straordinaria del Comune di Caserta, presieduta dalla prefetta Antonella Scolamiero con i funzionati prefettizi Daniela Caruso ed Emilio Saverio Buda, ha approvato il bilancio consuntivo 2024. Un appuntamento atteso per “sbloccare” i pagamenti e fare il punto sulla situazione economico-finanziaria dell'Ente a partire dalla situazione debitoria del capoluogo. L’approvazione della contabilità consentirà all’amministrazione di ritrovare la sua piena funzionalità e porre rimedio ai problemi riscontrati nei pagamenti alle imprese che lavorano con il Comune. Nelle ultime settimane sono tornate a farsi sentire i lavoratori di K-City che attendono la definizione del pagamento dello stipendio dal consorzio, mentre le cooperative sociali, e gli utenti, attendono la ripartenza della macchina del welfare cittadino con la definizione, anche contabile, della nuova azienda speciale consortile, il Distretto Regio. Un bilancio, dunque, verso cui erano sono le speranze e le attese di larghe fasce della popolazione. L’amministrazione Marino aveva previsto un piano di rientro in tre anni e nel 2024 si sarebbe dovuto ridurre il disavanzo di 714.073,76 euro. Il consuntivo approvato dai commissari riporta che il disavanzo si è ridotto di 752.621,85 euro, un importo superiore rispetto alla quota di rientro annuale programmata. L’esercizio 2024 si chiude con un disavanzo di amministrazione di 675.525,66 euro mentre si è dovuto far fronte alle coperture obbligatorie per i rischi. Il fondo crediti di dubbia esigibilità (negli elenchi figurano, tra le altre voci, le attività di verifica e controllo della riscossione, le entrate degli impianti sportivi, gli incassi delle multe più vecchie e i canoni del Tennis Club) è pari a 38.589.092,07 euro. Il fondo di garanzia dei debiti commerciali (obbligatorio per legge se il comune non rispetta i tempi di pagamento previsti) è stato aumentato a 3.718.014,36 euro.
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Nel corso dell’anno sono stati riconosciuti 2.733.918,46 euro di debiti fuori bilancio pagati con 2.563.890,02 euro di risorse del bilancio, 134.652,67 euro grazie all’applicazione del Fondo debiti fuori bilancio e 35.375,77 euro con applicazione del Fondo rischi contenzioso. Per il fondo dissesto (accantonamento per le transazioni non accettate proposte dalla commissione straordinaria di liquidazione) sono stati vincolati 4.268.022,49 euro. Il bilancio approvato certifica il conseguimento di un equilibrio di parte corrente di 5.996.627,86 euro, e il conseguimento dell’equilibrio di parte capitale “in quanto le risorse acquisite equivalgono agli impegni assunti ed alle risorse vincolate”. Dal conto consuntivo approvato dalla commissione straordinaria arriva anche la certificazione che il Comune di Caserta, nonostante la situazione sia tutt’altro che prospera, non risulta in deficit strutturale. La valutazione viene effettuata sulla base di 8 indicatori che fanno riferimento alla capacità di riscossione dell’ente, spese del personale e all’esistenza di debiti fuori bilancio in tutte le loro possibili declinazioni (sono rilevati quelli in corso di riconoscimento, i riconosciuti e in corso di finanziamento e i riconosciuti e finanziari). Il Comune non rispetta “solo” 3 degli 8 parametri previsti (sostenibilità dei debiti finanziari, debiti riconosciuti e finanziari, e debiti in corso di riconoscimento). La verifica debito-credito ha evidenziato una discordanza complessiva di euro 191.741,45 euro. L’approvazione del consuntivo consente di entrare nello specifico del Fondo Rischi Contenzioso. Nel 2024 è stato necessario accantonare 495.592,02 euro per il contenzioso del Comune e 3.037.021,50 per quello rientrante nel dissesto, e gestito dall’Organismo straordinario di liquidazione.
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Tra le vertenze che destano maggiori preoccupazioni sono elencate quella relativa all’appalto fogne, con il giudizio promosso da Italiana Lavori S.r.l. che chiede 14.582.161,30 milioni al Comune. La trattativa con l’amministrazione dovrebbe aver fornito un esito positivo ma la Commissione ha stanziato 500mila euro come accantonamento prudenziale mentre il dirigente del settore Lavori Pubblici sta esaminando una possibile rimodulazione del quadro economico dell'intervento, finalizzata a destinare 800mila euro alla chiusura transattiva della vertenza per prevenire esiti giudiziari sfavorevoli. I commissari hanno, però, dovuto stanziare 1.962.170,05 euro a copertura dei rischi della gestione liquidatoria ma riferiti all’esercizio 2023. Tra gli accantonamenti si segnalano quelli necessari a coprire i rischi delle vertenze con Mef e Agenzia del Demanio, Giunta Regionale (per l’ingiunzione di restituzione delle somme per il biodigestore), Sace, società Ars Urbium e consorzio Cogein. Sul fronte della raccolta dei conti di gestione degli agenti contabili nominati si segnala che non hanno fornito i documenti richiesti la società Dea Service srls (per la gestione dell’imposta di soggiorno), gli agenti Giovanni Leuci e Mariella Sapone (entrambi dipendenti dell’Ente), e il consorzio K-City per i soli proventi delle multe.