«Almeno mirate bene», sotto accusa
il carabiniere di Castel Volturno

«Almeno mirate bene», sotto accusa il carabiniere di Castel Volturno
di Marilù Musto
Mercoledì 21 Agosto 2019, 12:00 - Ultimo agg. 19:15
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Un invito a controderrure, interno all'Arma dei Carabinieri, è stato recapitato al maresciallo dei carabinieri Stanislao Di Biase che il giorno di Ferragosto, durante la visita di Salvini a Castel Volturno, avrebbe allontanato i contestatori del ministro - «armati» di palloncini d'acqua - dicendo: «Almeno mirate bene». Una frase ripresa da telecamere e finita sul web, diventata presto virale. Come spesso capita sui social.

Ma ora che la vicenda si fa seria, molti colleghi fanno quadrato attorno al maresciallo che tentava solo di placare i contestatori più agguerriti. Il giorno prima della visita del capo del Caroccio in Terra di Lavoro, infatti, era stato creato un gruppo su Facebook «Lancio di gavettoni all'arrivo di Salvini» da oppositori accaniti del leader della Lega.
 
L'appuntamento era per il giorno di Ferragosto davanti alla caserma della scuola forestale dove sarebbe poi giunto il ministro dell'Interno per presentare l'annuale dossier del Viminale. E così, ecco spiegata l'uscita del maresciallo, probabilmente pronunciata per abbassare i toni e porli sul piano umoristico, evitando scontri agguerriti fra contestatori e sostenitori, anche loro presenti.

In difesa del maresciallo Di Biase si sono schierati i rappresentanti sindacali: «Le sigle sindacali Silp Cgil Caserta esprimono solidarietà al collega maresciallo dell'Arma dei carabinieri di Castel Volturno - scrivono i sindacalisti - in seguito alla frase che, nei giorni scorsi, lo stesso, dopo essere stato colpito da un gavettone d'acqua, avrebbe pronunciato con un pizzico di ironia per stemperare gli animi surriscaldati dei manifestanti nei confronti del Ministro dell'Interno, Matteo Salvini».

«Il Ministro non era nemmeno presente - spiegano ancora in sindacalisti, rappresentati dal segretario provinciale Luigi Caiazzo - in quanto impegnato nel comitato per l'ordine e la sicurezza Pubblica nella scuola della Forestale dei carabinieri. Quella del collega carabiniere è stata una riflessione legittima e il fatto che sia stato censurato, sottolinea la necessità e l'importanza dell'esistenza dei sindacati anche nel comparto Difesa per la piena tutela dei propri associati».

Una storia, questa del maresciallo, che ha scatenato sconcerto. Nessuno immaginava che per una frase si potesse addirittura aprire un procedimento di disciplina.
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