Caserta, «D'amore non si muore»: il grido della piazza per dire no alla violenza

Flashmob, slogan, marcia e fiaccolata: Reggia e prefettura colorate di arancione

Caserta, «D'amore non si muore»: il grido della piazza per dire no alla violenza
di Maria Beatrice Crisci
Domenica 26 Novembre 2023, 09:51
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Caserta risponde presente nella lotta alla violenza contro le donne. Dopo una intensa giornata di marce, di flashmob e di iniziative culturali, la Reggia e il Palazzo Acquaviva, sede della Prefettura e della Questura, e caserme dell'Arma si sono illuminati di arancione. In mattinata erano stati più di mille a sfilare nonostante la pioggia per le vie della città, nel corteo organizzato da Noi Voci di Donne nella Giornata internazionale. Insieme il mondo della scuola, dell'associazionismo, della politica, della cultura. Un lungo cordone umano con cartelli e scritte dallo stadio Pinto ha attraversato il cuore della città, con soste a piazza Vanvitelli e piazza Dante, fino alla Reggia, dove c'è stato l'incontro con il sindaco Carlo Marino.

Ad accompagnare il corteo un rumore assordante, un grido comune: «Giulia vive sempre con noi, così tutte le vittime di femminicidio».

Gli studenti e le studentesse i veri protagonisti della manifestazione, dall'Itis Giordani al liceo artistico San Leucio, dall'Isiss Righi-Nervi di Santa Maria Capua Vetere a Paperopoli scuola dell'infanzia. E ancora, Insieme Oltre l'Autismo, L'Eden, Anpit Campania, Biblioteca Tifatina, Dea Musica, Attivi e Solidali, Cam Caserta, la Protezione Civile, Tiger's Style, Noi Donne Prima di Tutto.

«Ringrazio quanti hanno aderito alla nostra iniziativa coinvolgendo tanti giovani - ha detto Pina Farina, presidente dell'associazione Noi Voci di Donne - Il silenzio è il peggiore nemico delle donne. La prevenzione è rinascita». La dirigente del Giordani Antonella Serpico: «Il nostro istituto è impegnato da anni nelle pari opportunità e nella prevenzione alla violenza di genere. È per noi un cavallo di battaglia perché è una scuola prettamente maschile». A dare conferma alle parole della preside anche Sara, rappresentante d'Istituto.
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«Vogliamo costruire una grande comunità in cui uomini e donne devono avere la loro possibilità di autodeterminarsi e di decidere di dire no - ha detto il sindaco Carlo Marino - Per fare questo dobbiamo lavorare in famiglia, scuola e istituzioni». «È importante sensibilizzare tutti i ragazzi che sono qui e sui quali dobbiamo investire per una società che sia davvero rispettosa dell'altro», ha detto la parla la parlamentare europea Chiara Gemma presente con il consigliere Pasquale Napoletano. In corteo anche l'assessora comunale Annamaria Sadutto. Pina Mingione dello Sportello di Ascolto Antiviolenza a Casagiove: «Il 25 novembre è tutti i giorni. Dobbiamo dare voce a tutte quelle donne che sono state uccise o che subiscono violenza». La cantautrice della pace Agnese Ginocchio: «Un pensiero va alle donne che lottano per l'affermazione dei loro diritti ancora calpestati in Iran, Palestina, Afghanistan».In contemporanea in piazza della Prefettura l'associazione Spazio Donna, ha promosso "Donne in silenzio". La responsabile Tiziana Carnevale: «Con noi, in "silenzio", anche i ragazzi di Combo, Casa Rut, la Fidapa, l'Auser e la Fabbrica Wojtyla. E ancora le consigliere Mariana Funaro e Roberta Greco».

Il liceo Manzoni della dirigente Adele Vairo ha accolto gli studenti con un gesto simbolico: l'ingresso in silenzio, accompagnato dalla melodia di "Nuvole bianche" di Ludovico Einaudi. L'atrio decorato con fiori e un drappo rosso. Flashmob anche al liceo Giannone, guidato dalla preside Marina Campanile. L'avvocato Drusilla De Nicola, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Caserta, si è imbavagliata, mentre la docente Daniela Borrelli spiegava il valore del gesto.

Un centinaio i partecipanti nel pomeriggio alla fiaccolata silenziosa promossa dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. Il corteo "Donna, pace e libertà" è nato per dare solidarietà a tutte le donne vittime della violenza dell'uomo e della guerra. Dalla Prefettura il corteo ha raggiunto piazza Gramsci, con loro il sindaco Marino e le coordinatrici per la parità di genere Lella Messina Catella per la Cgil, Maria Delli Curti per la Cisl e Rosa Glorioso per la Uil. Sulla panchina rossa vicina alla Reggia poggiati 50 rose rosse e una corona di alloro per la laurea che Giulia non ha potuto conseguire. Le parole di Maria Delli Curti: «Non bisogna abbassare la guardia, ma continuare e intensificare la nostra opera quotidiana di sensibilizzazione e vicinanza a tutte quelle donne che non hanno ancora trovato la forza per dire basta».
 

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