Truffavano le compagnie assicurative denunciando incidenti stradali mai avvenuti nei quali, in alcuni casi, fingevano che vi fossero anche dei minorenni tra i feriti. I Carabinieri della compagnia di Caserta, a conclusione di un'indagine coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito un'ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale sammaritano nei confronti di 6 persone indagate a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di compagnie assicurative, furto, estorsione e traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Cinque degli indagati sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, uno a quella della custodia in carcere.
Gli appartenenti all'associazione hanno coinvolto anche dei minori, a vario titolo legati da rapporti di parentela con gli indagati, che sono stati indicati quali soggetti «feriti» in occasione degli incidenti stradali non accaduti e portati al pronto soccorso, dove veniva dichiarato al personale sanitario che le lesioni, in realtà dipendenti da altra causa, erano state causate da un sinistro stradale. In un caso tre degli indagati, tra cui la madre di un minore di 11 anni, hanno intenzionalmente provocato a quest'ultimo un trauma facciale con escoriazioni al labbro e allo zigomo e la frattura di due denti, dichiarando poi ai sanitari che il tutto fosse causato da un incidente stradale. Dalle indagini sono emersi gravi indizi di colpevolezza anche in relazione a un furto di un'auto, avvenuto a Casagiove in provincia di Caserta, e alla successiva estorsione condotta con il meccanismo del cosiddetto «cavallo di ritorno» ai danni della proprietaria dell'auto.
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