Maddaloni, via i tralicci elettrici: finanziato un piano da 38 milioni

Saranno demoliti otto chilometri di elettrodotti per impiantare cavi interrati

Maddaloni, via i tralicci elettrici: finanziato un piano da 38 milioni
Maddaloni, via i tralicci elettrici: finanziato un piano da 38 milioni
di Giuseppe Miretto
Domenica 17 Marzo 2024, 10:15
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Si chiude la dolorosa ferita causata al territorio dal superelettrodotto Matera-Santa Sofia. Sul terminale italiano dell'impianto (300mila volts), che importa energia elettrica dalla Grecia fino alla periferia sud di Maddaloni, (area via Cancello), scompariranno gran parte dei tralicci contro i quali, a partire dal gennaio 2007, si sono battuti comitati, la Chiesa locale, fino al coinvolgimento della facoltà di Scienze ambientali dell'Università "Vanvitelli". Il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, con un investimento di 38 milioni di euro, azzera oggi tutte le controversie: finanziato il progetto di Terna per il «riassetto della rete elettrica nei comuni di Maddaloni e di Acerra per una maggiore resilienza, sicurezza e qualità della rete».

In concreto, saranno demoliti oltre 9 chilometri di elettrodotti aerei, che dominano il panorama a sud dello scalo merci ferroviario Maddaloni-Marcianise, con la rimozione di ben 36 tralicci.

A commentare quello che è stato il sogno proibito, per 17 anni, degli ambientalisti, è il sindaco Andrea De Filippo: «Grazie al ministero e alla società guidata da Giuseppina Di Foggia, finalmente si scrive una pagina oltremodo positiva e inattesa per il nostro territorio. La collaborazione, anche paziente, con le istituzioni è sempre portatrice di sviluppo. Gli interramenti degli elettrodotti, con tecniche di ultima generazione, come avverrà anche con l'elettrodotto diretto a Caserta, riqualifica il territorio ed esorcizza tutti gli incubi collegati alla parola elettrosmog».

La riqualificazione del territorio, in cifre, restituirà ben 37 ettari sui quali oggi campeggiano le linee aeree. Al loro posto, saranno realizzati «cinque nuovi collegamenti in cavo interrato nel tratto compreso tra la suddetta "Stazione Santa Sofia" e le linee a sud dello scalo ferroviario di Maddaloni-Marcianise. Un progetto di riqualificazione degli impianti che produrrà benefici anche sul confinante comune di Acerra, lungo le direttrici di alimentazione energetica al servizio dell'area metropolitana di Napoli. Il cambiamento epocale, che poi corrisponde anche ad un upgrade tecnologico importante, è stato reso possibile da un ampio piano di sviluppo della rete locale che prevede la realizzazione di una nuova sezione a 220 kV all'interno dell'esistente stazione elettrica di "Santa Sofia". In verità, il dialogo tra Terna e le istituzioni locali non si è mai interrotto. Anzi, dal confronto ha preso vita il "Piano di Difesa della Rtn" del 2019, finalizzato proprio anche a risolvere le interferenze delle infrastrutture elettriche esistenti e a garantire maggiore affidabilità del servizio di trasmissione dell'energia.

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«Le aree interessate conferma De Filippo hanno gran bisogno di una riduzione delle interferenze visto che a sud dello scalo merci nascerà un grande raccordo stradale ovvero il corridoio veloce Caserta-Benevento e la nuova viabilità al servizio della piattaforma intermodale». Si entra nella fase preliminare: i proprietari delle aree interessate dalle nuove opere potranno prendere visione della documentazione anche presso i comuni. Iter già avviato per la costruzione di un nuovo impianto interrato (da 150 mila volt) che porterà l'energia elettrica da Maddaloni alla nascente stazione "Saint Gobain" di Caserta.

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