Caserta, Casal di Principe, 7mila camicie blu per ricordare don Peppe «nostro fratello scout»

Agesci e Masci mobilitate da tutta Italia, il gruppo locale: "Noi pronti ad accoglierli"

Caserta, Casal di Principe, 7mila camicie blu per ricordare don Peppe «nostro fratello scout»
Caserta, Casal di Principe, 7mila camicie blu per ricordare don Peppe «nostro fratello scout»
di Alessandra Tommasino
Sabato 16 Marzo 2024, 09:00 - Ultimo agg. 12:12
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Un'invasione di camicie blu è attesa da oggi a Casal di Principe, dove arriveranno da varie regioni d'Italia gli scout di Agesci e del Masci ad onorare la memoria di don Peppe Diana. Un corteo attraverserà domani le strade della città, tra canti, cartelloni, abbracci, ricordando il sacerdote ucciso dalla camorra che nella sua vita era stato uno scout appassionato. Dalla sua uccisione, in questi trenta anni, sono arrivati in migliaia per lui. I suoi genitori, papà Gennaro e mamma Jolanda, fino a che sono stati in vita, li hanno sempre accolti con il sorriso, grati per una presenza rimasta costante nel tempo.

Si attendono circa 7mila partecipanti domani, con il raduno programmato al santuario di Villa di Briano alle 9, dove ci sarà l'incontro con i familiari di don Peppe e il testimone oculare del suo omicidio, Augusto Di Meo. Seguirà lo spostamento allo stadio di Casal di Principe da dove partirà il corteo che si concluderà al cimitero. In prima fila ci sarà il Gruppo Agesci Casal di Principe 1.

Nato lo scorso anno, oggi conta venti giovani che in questi giorni si stanno preparando al corteo e che condivideranno varie attività con gli scout di altre parti d'Italia. «Sarà un momento molto emozionante per loro dice Gabriella Patricolo, capogruppo Agesci Casal di Principe 1 perché lo vivranno non più dai balconi ma sulla strada, in marcia con le camicie celesti che in questi anni ci sono sempre state.

Più di 500 scout arriveranno già prima della marcia, ad attenderli lo straordinario spirito di accoglienza dei casalesi».

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Saranno i giovani del Reparto Agesci Casal di Principe 1 a raccogliere le cartoline che gli scout di ogni regione scriveranno ai cittadini locali per poi consegnarle al sindaco Renato Natale. «Questa giornata per noi significa sempre la stessa cosa da trent'anni: celebrare la vita di don Peppe che è un fratello scout e un sacerdote della gente, ma anche un invito a riguardare il suo impegno sul territorio per farlo nostro afferma la responsabile regionale Agesci della Campania Iolanda Falanga in quanto scout, il messaggio di don Diana ci invita a non perseverare in una vita tiepida e ci interroga anche sulla nostra responsabilità di educatori, ci sprona a chiederci cosa abbiamo fatto per tenere alta l'attenzione sulla giustizia, sulla legalità, sulla pace, richiamandoci all'azione per determinare il vero cambiamento delle comunità».

Massimiliano Costa, presidente nazionale del Masci, è partito ieri da Genova per essere a Casal di Principe. «Don Peppe Diana è stato uno scout importante non solo come testimone della sua realtà ma dell'Italia sostiene Costa al di là della sua uccisione e del suo martirio, di lui va ricordato sempre l'esempio del suo vivere quotidiano, la forza e il coraggio di vivere senza arrendersi ai soprusi». Un messaggio importante che per il presidente Masci deve essere veicolato con forza anche in «quelle realtà dove esistono zone grigie che alimentano l'incedere del malaffare. Non è una "questione meridionale" ma una questione di civiltà che riguarda il Paese intero». Costa oggi accoglierà gli scout del Masci a Casa don Diana, alle 15, per il seminario sulle "Nuove frontiere della criminalità".

Di mafie si parlerà con il magistrato della Procura di Brindisi, Luca Miceli, un lungo passato nella Dda di Reggio Calabria. Miceli è stato uno scout e nel 1994, pochi mesi dopo l'uccisione di don Peppe, era sul treno bianco del pellegrinaggio dell'Opera verso Lourdes. «Ricordo, da giovane studente di giurisprudenza, la sofferenza degli scout che erano su quel treno e che avevano conosciuto e vissuto don Peppe Diana. Per me sarà importante essere a Casal di Principe, da scout e da magistrato, ci sarò con orgoglio ed emozione per chiudere un cerchio della mia vita in memoria di un sacerdote che dovrà ispirare ancora tante generazioni, soprattutto perché la repressione non basta, la lotta alla criminalità deve essere a 360 gradi e avere un riferimento prezioso come don Diana è fondamentale». Al seminario prenderanno parte anche il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, il referente campano dell'associazione Libera Mariano Di Palma, il coordinatore del Comitato don Peppe Diana Salvatore Cuoci.

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